Autonomia differenziata, Sposato: «A rischio istruzione, sanità e sviluppo. Bisogna dire no»
In corso la raccolta firme. L’invito del segretario Cgil Calabria: «Partecipino tutti, ci sarà un’unica tornata referendaria con i 5 quesiti»

SIDERNO Istruzione, sanità e sviluppo i temi cardine su cui «è necessario portare avanti la campagna contro l’Autonomia differenziata che penalizza tutto il Paese ma soprattutto il Mezzogiorno». Lo ha detto ai microfoni del Corriere della Calabria il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, presente a Siderno all’incontro che ha visto al centro il mondo della scuola. “Autonomia differenziata e dimensionamento. Che scuola sarà?”, l’interrogativo posto a cui hanno cercato di rispondere esponenti del mondo politico, – Partito democratico e Movimento 5Stelle insieme – del sindacato, con la Cgil in prima fila, e della scuola.
«La scuola uno dei settori più penalizzati»
«La scuola è uno dei settori che verrà doppiamente penalizzato dall’autonomia differenziata avendo già dei ritardi oggi. Il percorso di dimensionamento scolastico – ha spiegato Sposato – inciderà molto sulla Calabria che già paga una grande dispersione scolastica, gli indici Istat ci dicono che gli studenti del Sud perdono 100 ore all’anno rispetto agli studenti del Nord, c’è una dispersione scolastica molto più forte e creare 20 regionalismi rispetto all’istruzione significa declassificare soprattutto l’area del Mezzogiorno e fare in modo che associata al piano di dimensionamento scolastico, l’autonomia differenziata può aumentare ancora di più i divari e può far crescere anche l’emigrazione. Pensate con le gabbie salariali a cui pensava il ministro Valditara, che cosa può succedere anche per gli insegnanti del Sud e gli insegnanti del Nord».
«Grande voglia di dire no a questo progetto di legge»
L’evento è stato anche occasione per partecipare alla raccolta firme per il referendum contro quello che è stato definito dalle opposizioni la legge “Spacca Italia”. «La campagna – ha spiegato Sposato – è partita sabato, abbiamo avuto grandissimi riscontri, c’è una grande voglia di dire no al progetto di legge Calderoli. Invito tutti i cittadini calabresi a partecipare a questa raccolta di firme contro l’autonomia differenziata che noi assoceremo come Cgil anche ai quattro referendum che molto probabilmente si terranno insieme su ciò che ha precarizzato il lavoro, quindi per abrogare le leggi che hanno precarizzato il lavoro, perché il tema dell’istruzione così come il tema del lavoro sono i due temi che sono garantiti dalla nostra Costituzione. Bisogna fare in modo – ha concluso Sposato – che tutti mettano una firma e per poi andare a fare un’unica tornata referendaria con i 5 quesiti, faremo 5 sì per abrogare le leggi che in qualche modo stanno creando la divergenza del Paese». (m.ripolo@corrierecal.it)
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