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Emergenza idrica a Calopezzati, protestano i villeggianti. «Dal Comune nessun avviso»

I cittadini hanno bloccato per un po’ la viabilità in alcune arterie interne dell’area marina. «Noi paghiamo le tasse come tutti i residenti»

Pubblicato il: 17/08/2024 – 11:41
Emergenza idrica a Calopezzati, protestano i villeggianti. «Dal Comune nessun avviso»

CALOPEZZATI L’estate a Calopezzati mare si è trasformata in un incubo per i villeggianti, proprietari di seconde case nel residence Costa del Sole. L’esasperazione per la totale assenza di comunicazione e gestione dell’emergenza idrica ha portato alla clamorosa protesta che il 12 agosto ha portato un gruppo di cittadini a bloccare la viabilità lungo le arterie interne dell’area marina, compreso un tratto di Statale 106. Una manifestazione estemporanea, simbolica, che non ha provocato disagi ma che è voluta essere da monito all’Amministrazione comunale. «Non è facile trascorrere delle vacanze al mare quando non si ha l’acqua. Comprendiamo che c’è una emergenza idrica ma non è accettabile che questo disservizio non venga comunicato per tempo!» denunciano i manifestanti, delusi dall’ennesima estate di disagi.

Rifiuti, insetti e topi nel villaggio

La rabbia è alimentata anche dalla percezione di essere ignorati dall’amministrazione locale. «Possibile che il sindaco non abbia immaginato di creare un servizio con delle autobotti per sopperire al grande disagio che stiamo subendo?» si chiedono i residenti di Costa del Sole, denunciando una totale indifferenza ai bisogni essenziali. I problemi non finiscono all’acqua. Il villaggio è invaso da rifiuti, insetti, topi e persino serpenti, situazione che peggiora la qualità di vita al mare. «Basta fare un giro – aggiungono i cittadini temporanei, esasperati dalla mancanza di disinfestazione e piano di gestione dei rifiuti- in particolare nelle ore notturne, per comprendere in che condizioni viviamo». Anche le spiagge, una volta risorsa preziosa per il turismo, sono lasciate a un destino di degrado e incuria: «Per non parlare delle condizioni della spiaggia che ormai non viene pulita da anni e che oltre ad essere sporca è anche pericolosa». La protesta è un grido di aiuto rivolto al comune, che nonostante le promesse passate non ha migliorato la situazione: «Ci dissero che “il prossimo anno” avrebbero risolto tutti i problemi compreso quello dell’acqua. È trascorso un anno ma cosa è cambiato?».

«Paghiamo le tasse come tutti»

In uno scenario allarmante, la fiducia si sgretola e si alza un coro di cartelli “vendesi” appesi alle recinzioni delle abitazioni: un segnale estremo di chi si vede costretto ad abbandonare un luogo che non offre più la qualità di vita di un tempo e che sembra essere piegato, in modo irreversibile, ad un drammatico contesto di disservizi che in Calabria riguardano quasi tutte le realtà locali. Oggi la lamentela arriva dai turisti e i proprietari di seconde case che esigono dal Comune garanzie almeno sui servizi fondamentali, ricordando che «paghiamo le tasse come tutti i residenti permanenti». Il disagio e le proteste, però, potrebbero inasprirsi ed essere ancora più feroci se per i piccoli comuni non verrà studiato un piano di supporto e sostegno nella gestione delle prestazioni essenziali. Il problema oggi si evidenzia a Calopezzati ma è chiaro che questo non è un caso isolato. (EcodelloJonio)

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