Forza Italia, la “truppa” a sostegno di Pier Silvio Berlusconi e Occhiuto “capocorrente”

ROMA “Occhiuto&C: pronta la truppa Pier Silvio”. Dopo il “Riformista” anche il “Fatto Quotidiano” oggi ricostruisce retroscena interni a Forza Italia, sostenendo che nel partito azzurro “si forma un correntone anti-Tajani che si prepara alla discesa in campo” del figlio del Cavaliere. «Il sogno azzurro di vedere di nuovo un Berlusconi alla guida di Forza Italia – scrive il “Fatto” – sta prendendo concretezza via via che il tempo passa, e il vento di rinnovamento dentro al partito con la bandiera dei diritti civili è diventato “la corrente Pier Silvio”. I nomi dei sostenitori hanno cominciato a circolare in questi giorni, cosi è partita la conta di chi aspetta la sua venuta in campo elettorale. Il retroscena è approdato in una breve notizia sul “Riformista”, con nomi e cognomi. Ufficialmente non conferma nessuno. Non solo, il gruppo non ha alcuna organizzazione specifica, ma a scavare un po’ si scopre che tra di loro “sanno”.  Non è strano – osserva il “Fatto Quotidiano” – che centrale sia di nuovo il Sud, dove ancora Forza Italia raggiunge la doppia cifra. Il più ortodosso degli ortodossi, infatti, si vanta di essere il presidente della Calabria Roberto Occhiuto. Quando il 26 giugno è uscita la famosa intervista della figlia di Berlusconi (“Sui diritti sto con la sinistra”), non si è nascosto e ha scritto su X: “Condivido pienamente le riflessioni di Marina Berlusconi, esplicitate in un’ottima intervista al Corsera. Di diritti civili e di pensiero liberale oggi il nostro Paese ha ancora più bisogno. Sono felice che questa fervida convinzione sia ancora viva e abbia sempre lo stesso nome”».  

«La guida di Tajani non è in discussione»

Tra gli altri nomi che farebbero parte di questo “correntone” il “Fatto Quotidiano” – sulla falsariga del “Riformista” – cita Giorgio Mulè, Deborah Bergamini, Paolo Emilio Russo, il sottosegretario Alberto Barachini, Licia Ronzulli, Adriano Galliani. La corrente – specifica il “Fatto” – «al momento non dovrebbe trasformarsi in tornado, semmai attestarsi sul fresco venticello. La guida del segretario Antonio Tajani non è in discussione. Dopo il risultato delle Europee, e il rapido posizionamento del segretario sui diritti civili secondo i dettami di Marina, nessuno pensa di spostarlo. Prima che Pier Silvio scenda in campo ci vorrà del tempo. Anche se l’anno prossimo cadesse il governo, spiegano da Fi evocando una possibilità da non escludere, non è detto che sarebbe il momento opportuno perché il secondogenito si facesse avanti. Se discesa in campo ci sarà, profetizzano, dovrebbe arrivare tra circa un anno e mezzo, per arrivare pronti all’appuntamento elettorale. Nel 2027? La data è “fantapolitica”, si minimizza in FI. Al passo avanti di Pier Silvio Berlusconi, però, ci credono già oggi».

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