Vinitaly and the City, Nola: «La Calabria ha grande ambizione, è un’occasione per tutti»

COSENZA Vinitaly and the City si sdoppia. Oltre alla formula di fuori salone nei giorni della fiera di Verona, l’evento fa il bis in Calabria al Parco Archeologico di Sibari. Voluta dall’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, Vinitaly and the city Calabria coinvolge i consorzi del Sud Italia e prevede convegni e masterclass con l’obiettivo di far conoscere ai turisti la qualità dei vini calabresi. Nato per portare i winelover in città, Vinitaly and the City si sempre trasformando in un format diffuso nelle regioni italiane. Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre, la Calabria e Sibari diventeranno, dunque, la patria dell’enologia grazie alla collaborazione tra la Regione Calabria, Veronafiere Spa ed i Parchi Archeologici di Crotone e Sibari. Tra le cantine protagoniste Ferrocinto, azienda che si estende per 130 ettari con 50 dei quali coltivati a vigneto con uve a bacca bianca e rossa. I vitigni più rappresentativi sono quelli autoctoni del territorio: il Montonico, il Greco Bianco, il Moscato e il Pecorello e tra i rossi il Magliocco Canino e Dolce, l’Aglianico e il Calabrese.
Luigi Nola, presidente della Campoverde Agricola Spa e direttore generale dei progetti vitivinicoli del gruppo, si sofferma in una intervista al Corriere della Calabria sulla «straordinaria» opportunità colta dalla Regione Calabria e dall’assessorato dell’agricoltura. «La Calabria ha una grande ambizione e per i visitatori sarà l’occasione per conoscere l’immenso patrimonio legato alla cultura vitivinicola regionale», sottolinea Nola. Che aggiunge: «Da Sibari tutto è cominciato, dalla Magna Grecia, una affascinante storia che c’è dietro il vino. Ogni produttore ha poi proseguito con il proprio percorso ma siamo partiti tutti da Sibari».

Vino, storia, territorio

Come sostiene più volte Nola, c’è un profondo legame tra un territorio – in questo caso la Calabria – e i suoi vini. Un legame che affonda le proprie radici nella storia. «Molto spesso la Calabria è stata poco attenta alle questioni legate al territorio ed ai prodotti. Oggi invece c’è un interesse maggiore, un’attenzione nei confronti dei produttori e di un settore, quello turistico ed enogastronomico». Per Nola è fondamentale «abbinare anche la storia, quella delle nostre origini».
Il settore vitivinicolo calabrese è cresciuto negli ultimi anni, soprattutto in termini di qualità. «Tutte le aziende del vino hanno avuto successo. Registro un positivo fermento nei confronti del territorio calabrese, Vinitaly and the City rappresenta quindi l’occasione importante per sostenere lo sviluppo, che riguarda e riguarderà tutti: produttori, ristoratori, albergatori, operatori del settore turistico. Tutti gli attori che come noi lavorano per far diventare grande questa terra e questo territorio». Nel corso dell’ultima edizione di Vinitaly a Verona, Luigi Nola ha ricevuto il prestigioso Premio “Angelo Betti – Benemeriti della viticoltura 2024”, segno evidente della straordinaria vetrina rappresentata dalla Fiera internazionale del vino e da tutte le iniziative collaterali. «Consiglio a qualsiasi produttore di partecipare, oggi abbiamo la fortuna di avere una manifestazione come Vinitaly and the City in Calabria e non dobbiamo spostarci a Verona, giochiamo in casa (sorride, ndr), penso che avrà un enorme successo». (f.b.)

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