Lo spaccio in mano ai gruppi rom di Catanzaro: sconti di pena (quasi) per tutti – NOMI
Processo abbreviato per gli imputati legati ai due gruppi “Diddi” e “Muntanaro”. Molte condanne riviste in appello

CATANZARO Condanne in larga parte rideterminate nella sentenza del processo d’Appello – celebrato con rito abbreviato – nato dall’inchiesta “Aesontium” della Dda di Catanzaro. Gli indagati erano accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, furto di armi, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e ricettazione. Due le organizzazioni criminali implicate, entrambe composte da appartenenti alla comunità Rom di Catanzaro, uno riconducibile ai “Muntanaro” e l’altro ai “Diddi”, spesso in conflitto e in competizione tra di loro ma capaci anche di allearsi e di collaborare quando uno dei due viveva un momento di difficoltà.
Le sentenza
Riformando, dunque, la sentenza emessa dal gup del Tribunale di Catanzaro il 15 luglio del 2023, i giudici della Corte d’Appello del capoluogo (Antonio Giglio presidente, Giuseppe Femia cancelliere) hanno rideterminato così le condanne:
- Marco Bevilacqua: 7 anni e 6 mesi (17 anni);
- Fabio Bevilacqua: 16 anni e 2 mesi (18 anni e 6 mesi);
- Gianluca Bevilacqua: 7 anni e 8 mesi (16 anni e 4 mesi);
- Francesca Martelli: 14 anni e 8 mesi (16 anni e 8 mesi);
- Cosimo Bevilacqua: 7 anni e 6 mesi (7 anni e 8 mesi);
- Silvana Vecceloque Pereloque: 7 anni e 8 mesi (8 anni e 4 mesi di reclusione);
- Antonietta Passalacqua: 7 anni;
- Isa Garuja: 5 anni, 6 mesi e 20 giorni (6 anni e 8 mesi);
- Francesco Bevilacqua: 5 anni e 6 mesi (6 anni e 6 mesi).
Confermate le condanne per:
- Donato Bevilacqua: 16 anni;
- Stefano Bevilacqua, 4 anni, 6 mesi e 24mila euro di multa
- Giuliano Bevilacqua, 4 anni e 20mila euro di multa;
- Alfredo Benassai, 4 anni, 2 mesi, 20 giorni e 22mila euro di multa.