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Turandot, al Politeama di Catanzaro l’opera «senza fine» di Puccini

Uno degli appuntamenti più attesi del Festival d’Autunno. Arlia: «Il 5 ottobre, l’esecuzione fedele alla partitura»

Pubblicato il: 26/09/2024 – 7:29
Turandot, al Politeama di Catanzaro l’opera «senza fine» di Puccini

CATANZARO La ventunesima edizione del Festival d’autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce, debutta celebrando l’anniversario dei 100 anni della morte di Giacomo Puccini, con una fitta programmazione che prevede cinque appuntamenti in scena dal 3 al 5 ottobre a Catanzaro, il 6 a Borgia, il 20 ottobre a Santa Caterina aullo Jonio. Sul palco arriverà Turandot, l’opera lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. Che vedrà in scena di due importanti realtà italiane: il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa e l’Orchestra Filarmonica della Calabria, già acclamato da pubblico e critica al debutto del 9 agosto nel Teatro greco di Taormina. Maestro concertatore e direttore dell’Orchestra sarà Filippo Arlia, considerato dalla critica internazionale uno dei più brillanti e versatili musicisti italiani della sua generazione.

L’appuntamento

«La Turandot verrà eseguita con un finale tronco, perché alla casella 32 del terzo atto il compositore purtroppo è morto e non ha mai completato l’opera. Il finale poi fu completato da vari compositori, tra cui anche Franco Alfano, la cui musica viene spesso eseguita, però nell’occasione dei 100 anni della sua morte, per essere più fedeli alla sua partitura, noi faremo come Toscanini che la eseguiva e arrivato alla casella 32 diceva “il maestro a questo punto è morto”», confessa il maestro in una intervista al Corriere della Calabria.

La particolare esecuzione

Le “sorprese” annunciate dal maestro Arlia non sono finite. «Come organico orchestrale, come presenza scenografica Turandot è sicuramente tra le opere più maestose e noi la eseguiremo con un’orchestra disposta in maniera diversa dal solito». Si spieghi meglio? «Lo spazio del Politeama riservato all’orchestra è piccolo e quindi i secondi strumenti avranno l’obbligo degli strumenti speciali. Faccio un esempio, il flauto suonerà anche l’ottavino, il fagotto suonerà anche il controfagotto, il clarinetto suonerà anche il clarinetto basso, questo per consentirci di essere più comodi».

Il Conservatorio di Musica Tchaikovsky

Il Maestro Filippo Arlia dirige con successo il Conservatorio di Musica P.I. Tchaikovsky di Nocera Terinese. «Una sfida iniziata ormai più di 15 anni fa, il Conservatorio oggi è una realtà che fa produzioni di un certo livello, quest’anno abbiamo superato le 900 matricole e quindi comincia ad essere una comunità studentesca abbastanza cospicua, presente sul territorio e dislocata su due sedi, una a Nocera Terinese e poi nel centro storico di Catanzaro». Questo legame con la città capoluogo si lega all’evento dedicato a Puccini nell’ambito del Festival d’Autunno. «La Turandot, in un certo senso, è il segno di questo matrimonio. L’orchestra filarmonica della Calabria è costituita da studenti e da professori anche e soprattutto del conservatorio, di questo siamo molto felici». (f.b.)

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