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Baker Hughes, i sindacati: «Sì alla costruzione del nuovo sito a Corigliano, no alla politica miope»

Fim, Fiom e Uilm nazionali: «Sosteniamo da sempre quell’investimento che rappresenterebbe una grande leva per lo sviluppo della Calabria»

Pubblicato il: 10/10/2024 – 8:24
Baker Hughes, i sindacati: «Sì alla costruzione del nuovo sito a Corigliano, no alla politica miope»

ROMA Il coordinamento nazionale di Fim/Cisl-Fiom/Cgil-Uilm/Uil del gruppo Baker Hughes – Nuovo Pignone ha appreso da una nota della direzione aziendale, inviata ai coordinatori nazionali, la decisione della stessa della rinuncia al rilascio della concessione per la costruzione di un sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano in Calabria. «Come organizzazioni sindacali nazionali – si legge nella nota unitaria diramata oggi – unitamente alle nostre strutture regionali abbiamo da sempre sostenuto quell’investimento, poiché avrebbe rappresentato e continua a rappresentare una grande leva per lo sviluppo industriale della Calabria e del mezzogiorno. Il settore manifatturiero nel nostro Paese soffre di un’assenza di politiche industriali spesso legate alla mancanza di investimenti privati e di progettualità da parte della politica Istituzionale nazionale e anche locale».
Per i sindacati «i primi ad essere colpiti da questa miopia della politica sono proprio i lavoratori e le lavoratrici. Da quell’investimento non solo può nascere occupazione per il territorio, ma uno stanziamento privato da oltre 60 milioni di euro in una regione come la Calabria non possiamo perderlo, perché ne va dell’idea stessa che abbiamo dello sviluppo del Paese. Per queste ragioni riteniamo sbagliata la scelta della politica locale di contrapporsi alla costruzione del sito industriale, dimostrando poca attenzione al lavoro e al suo sviluppo. Chiediamo perciò alla politica locale di rivedere le proprie posizioni, in considerazione del fatto che il Sindaco del comune si è guardato bene di incontrarci come organizzazioni sindacali di categoria regionali e nazionali, a fronte anche di una richiesta ufficiale avanzata in data 2 luglio 2024 alla quale non ha mai riposto».
Le tre sigle sindacali chiedono infine alla direzione aziendale di «non abbandonare l’investimento, garantendo che lo stesso sia effettuato nell’area individuata a Corigliano-Rossano per le potenzialità e le professionalità presenti sul territorio che avrebbero un volano di crescita positiva per l’occupazione e anche per lo stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia sul quale vogliamo garanzia sugli investimenti».

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