CROTONE «Francesco era una persona umile, buona, pensava solo esclusivamente alla sua famiglia. Faceva solo casa e lavoro, nient’altro». Parla Simona Liperoti, la moglie del pizzaiolo ucciso lo scorso 7 ottobre dopo una colluttazione avuta con un agente di polizia. Tiktoker e proprietario di una pizzeria, da anni ormai residente a Isola Capo Rizzuto, il 44enne viene ricordato in lacrime dalla moglie in diretta Facebook a “ICR TvWeb, l’Informazione di Isola Capo Rizzuto”. «Amava tutto del suo lavoro, stendere le pizze, ridere e scherzare con i clienti». Non solo pizzaiolo, ma anche tiktoker con oltre 150mila follower: «Si divertiva sui social, per lui tiktok era solo un divertimento. Quando si incontrava con i suoi follower tramite live, per lui era una gioia averli visti e avergli parlato».
«Il ricordo più bello? Tutto, non ci sono cose brutte di Francesco» continua Simona Liperoti nell’intervista. Qui racconta anche com’è nata la loro storia: «Ci siamo cresciuti insieme. Eravamo piccoli, mia mamma abita a Crotone e la nonna di francesco era una sua vicina. Ci separava solo un pianerottolo». Poi il matrimonio e la classica vita normale da sposati: «La nostra quotidianità era semplice: la mattina lavorava, rientrava a casa e andava in palestra. Il pomeriggio andava di nuovo a lavorare, rientrava a casa e non si spostava più. Era la vita di una persona semplice e umile. Era la stessa persone divertente e scherzosa che si vedeva su TikTok. Ma era soprattutto umile, se qualcuno aveva bisogno di qualcosa, Francesco glielo dava». Come quando, racconta la moglie, «restava la pizza e lui bussava alla porta delle persone che sa che ne avevano bisogno e la lasciava».
«Il suo sogno – continua – era di ingrandire la sua pizzeria, farla diventare un ristorante perché il figlio sta per diventare cuoco e poi di lasciare tutto a loro». Da Simona l’invito a ricordare Francesco come una persona «divertente, allegra, umile, gentile, che mai diceva una parola fuori posto. Per lui la famiglia era tutto. Ai figli diceva “non fate mai qualcosa di sbagliato”. A loro voglio insegnare la sua umiltà, a lavorare onestamente come ha sempre fatto lui». A 16 anni il viaggio in Germania per cercare il lavoro, poi il ritorno per fare il militare e infine le pizzerie. A Isola, racconta la moglie, «la gente è stata gentile, amorevole, ci ha dato tanto. In questi momenti difficili ci ha dato molto di più, ho sentito il calore di tutto il paese che conosceva e sapeva chi era Francesco». Infine, un messaggio ai suoi follower: «Divertitevi, non usate mai la violenza, agite sempre con la bocca ma mai con la violenza». (redazione@corrierecal.it)
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