‘Ndrangheta tra Catanzaro e Crotone, pioggia di assoluzioni al processo “Borderland” – NOMI
La Corte di Cassazione ha assolto definitivamente nove imputati annullando senza rinvio le condanne disposte nel secondo grado del procedimento

CATANZARO Pioggia di assoluzioni al processo “Borderland”, scaturito da un’inchiesta contro la ndrangheta operativa nel territorio a cavallo tra le province di Catanzaro e di Crotone. Ribaltando in pratica le decisioni in appello, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Pg contro la sentenza di assoluzione riportata in secondo grado a Catanzaro dall’imprenditore Giovanni Colosimo e dall’allora vice sindaco di Cropani Francesco Greco (entrambi assistiti dagli avvocati Giancarlo e Pietro Pitari). La Suprema Corte ha poi annullato senza rinvio le condanne di altri 7 imputati: Antonio Bianco, di Sersale, l’imprenditore di Cropani Vito Borelli, Gregorio e Salvatore Aiello, di Cutro, Maurizio De Fazio, di Cropani, Rolando Russo, di Sellia Marina e Salvatore Scandale. Nuovo processo per Massimo Zofrea, di Catanzaro nei cui confronti la Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento della condanna con rinvio a una sezione diversa della Corte d’Appello. Vito Borelli è difeso dagli avvocati Gianni Russano e Valerio Vianello Accoretti, Maurizio De Fazio Maurizio dall’avvocato Gianni Russano e Pietro Pitari, Rolando Russo dagli avvocati Nicola Cantafora e Massimo Scuteri. L’inchiesta Borderland era scattata nel novembre del 2016 con l’arresto di 48 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni, tutti reati aggravati dalla modalità mafiose e dalla finalità di avvantaggiare l’organizzazione criminale oggetto delle indagini.
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