COSENZA Una situazione esasperante, imbarazzante, surreale. Una vera e propria odissea per centinaia di viaggiatori calabresi che stamattina hanno preso il treno Frecciarossa 9658 partito da Reggio Calabria (direzione Milano) alle 12.26. Un treno che attualmente è fermo nei pressi di Capaccio, in provincia di Salerno, in aperta campagna. A denunciare quanto sta accadendo è il signor Claudio, un utente presente sul convoglio che ha contattato la nostra testata.
«Ho preso il treno a Paola con circa 35 minuti di ritardo – afferma – già prima che arrivasse era stato comunicato un guasto a Gioia Tauro, poi evidentemente ripresentatosi nelle fasi successive del percorso. Io ero diretto a Roma, lì il treno sarebbe dovuto arrivare alle 17.40, ma alle 21 passate siamo ancora fermi in Campania. Sul treno ci sono diversi bambini e persone anziane, siamo tutti esasperati. Circa un’ora fa ci hanno detto che il treno avrebbe raggiunto Salerno per un controllo tecnico, poi che il treno poteva raggiungere Battipaglia in modo da farci prendere un nuovo Frecciarossa e proseguire. Ma abbiamo percorso cento metri e il treno si è fermato di nuovo. Sono scomparsi anche i controllori. Siamo trattati come “animali”. I bagni sono bloccati, non funziona il sistema di pulizia e a lungo siamo rimasti al buio. Proprio in questo momento, dopo le nostre segnalazioni, è arrivato un Frecciarossa e stiamo facendo il trasbordo sulla linea ferroviaria, camminando nella campagna. Non vogliamo più essere trattati così – conclude con amarezza – non è giusto. In Calabria paghiamo a caro prezzo i biglietti dei treni verso il nord e questo è il trattamento che ci viene riservato».
Alle 22.45 il Frecciarossa sui cui sono stati trasferiti, intorno alle 21, i passeggeri del treno 9658, è nuovamente fermo, da oltre trenta minuti, a Pontecagnano, sempre nel Salernitano. (f.veltri@corrierecal.it)
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