San Giorgio Morgeto, gli avvocati del sindaco Valerioti: è in carica in modo legittimo

SAN GIORGIO MORGETO «Nell’interesse e per incarico di Salvatore Valerioti, sindaco di San Giorgio Morgeto, rileviamo che appaiono del tutto inappropriati i contenuti e i toni della nota diffusa da un deputato della Repubblica circa la presentazione di un’interrogazione al Ministro dell’Interno sul fatto che il predetto sindaco sarebbe in carica in modo illegittimo». Lo riferiscono in una nota gli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti. «La questione – dicono Pitato e Liperoti – è ben diversa da quella che viene descritta, in quanto Salvatore Valerioti, eletto sindaco nel 2021, è stato dichiarato incandidabile con sentenza di maggio 2024 e l’art. 143 del Tuel stabilisce che questo tipo di incandidabilità opera con effetto dal turno elettorale successivo e non con riferimento ai mandati elettivi in corso di svolgimento. Valerioti è stato regolarmente e democraticamente scelto dai cittadini di San Giorgio Morgeto e rappresenta egli stesso, nella sua qualità, un’articolazione dello Stato sul territorio. La questione giuridica, al momento, è al vaglio del Tribunale di Palmi, che dovrà pronunciarsi sulla corretta interpretazione della norma, rispetto alla quale non esistono ancora, in tutta Italia, precedenti della Corte di Cassazione. Al momento, in altro caso analogo, vi è una pronuncia del Tribunale di Locri che ha ritenuto non operativa l’incandidabilità sopravvenuta in corso di svolgimento del mandato e la stessa Corte d’Appello di Reggio Calabria ha sospeso gli effetti di una propria pronuncia di diverso avviso, in attesa che su questa fattispecie si esprima la Corte di Cassazione in funzione nomofilattica. Nessuna illegalità vi è in atto nel Comune di San Giorgio Morgeto, ma semplicemente si è in attesa di una pronuncia giudiziale, così come avviene in ogni Stato di Diritto, dove occorre prestare particolare tutela al diritto costituzionale dell’elettorato passivo. La presente nota viene trasmessa anche al Prefetto di Reggio Calabria affinché ne renda edotto il Ministro dell’Interno che ha ricevuto la suddetta interrogazione».

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