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Un francobollo dedicato all’apicoltura

Cirone (Fai): «Atteso e meritato riconoscimento»

Pubblicato il: 05/12/2024 – 17:28
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Un francobollo dedicato all’apicoltura

ROMA «Sono ormai più di 77mila gli apicoltori italiani e questa emissione filatelica è prima di tutto un riconoscimento al lavoro che essi svolgono per rendere più sostenibile e produttiva la nostra agricoltura, preservando al tempo stesso la biodiversità dei paesaggi e degli ecosistemi italiani». Così Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), alla cerimonia di presentazione del francobollo dedicato all’apicoltura, in presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del sottosegretario del MIMIT, Fausta Bergamotto.

La prima volta

E’ la prima volta, ricorda la FAI, che un’emissione filatelica cita espressamente la parola “Apicoltura” in un francobollo della Repubblica Italiana, ed è la prima volta che insieme alle api che bottinano fioriture viene rappresentata la figura dell’apicoltore. Con questo interpretando alla lettera la legge n. 313/2004 (“Disciplina dell’apicoltura), che definisce il profilo professionale di «colui che detiene e conduce alveari».

«Non è un allevamento minore»

«Il comparto dell’apicoltura, nonostante la sua gloriosa tradizione – ricorda Cirone – è stato considerato per lungo tempo un ‘allevamento minore’: ci sono voluti anni di grande impegno per dotarlo di strumenti normativi, azioni di sostegno, interventi ordinari e straordinari tesi a favorire un comparto produttivo oggi ritenuto essenziale. Questo francobollo, nel definire il valore simbolico e sostanziale del settore, corona dunque i sacrifici di chi l’allevamento delle api lo porta avanti da generazioni fronteggiando ogni tipo di avversità».

«Iniziativa storica»

«Il nostro ringraziamento particolare – conclude il presidente della FAI – va dunque ai ministri Lollobrigida, Urso, al sottosegretario del Masaf, Luigi D’Eramo, all’AD di Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesco Soro e al responsabile Filatelia Italiana di Poste Italiane, Giovanni Machetti, per aver raccolto un’istanza e reso possibile il concretizzarsi di un’iniziativa che annoveriamo tra gli eventi a valenza storica per tutta l’apicoltura italiana».

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