ROMA Condanne per oltre 125 anni di carcere con il riconoscimento del reato di mafia. I giudici del tribunale di Velletri hanno emesso questa mattina la sentenza del processo nato dalla maxi-inchiesta “Tritone” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, sul litorale romano. Condanne a 28 e a 20 anni, tra gli altri, per Giacomo Madaffari e Davide Perronace.
Secondo l’impostazione dell’accusa, condivisa dalla sentenza, Madaffari era a capo della “locale” insieme a Bruno Gallace, già condannato in abbreviato in primo e secondo grado a 20 anni, e a Perronace che teneva in particolare i rapporti con la pubblica amministrazione.
I giudici hanno riconosciuto sia l’associazione a delinquere di stampo mafioso che l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, accogliendo l’impianto accusatorio dei pm Giovanni Musarò e Alessandra Fini, la cui inchiesta aveva portato nel 2022 all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale di oltre sessanta persone. In base a quanto emerso dalle indagini, i clan della ‘ndrangheta puntavano a “colonizzare” il litorale romano, e per rafforzare il proprio potere sfruttavano la consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e smaltimento dei rifiuti. In seguito all’inchiesta della Procura capitolina, i comuni di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per mafia. (Gi.Cu.)
Albarello Luca (cl. ’67): 6 anni;
Chiriacò Nicola (cl. ’93): 8 mesi;
Chiriacò Pasquale (cl. ’65): 11 mesi;
De Velis Fabrizio (cl. ’83): 2 anni e 6 mesi;
Dell’Unto Carmine (cl. ’62): 1 anno e 6 mesi;
Fiorino Francesco (cl. ’01): 8 mesi;
Glorioso Alessandro alias “Cicoria” (cl. ’71): 5 anni e 6 mesi;
Gubitosi Manuel (cl. ’77): 2 anni e 6 mesi;
Kotov Hristov Anguel alias “Angelo il Bulgaro” (cl. ’75): 6 anni e 6 mesi;
Lucifero Claudio “Er Gallo” (cl. ’63): 12 anni e 6 mesi;
Madaffari Bruno (cl. ’78): 6 anni;
Madaffari Giacomo alias “Baffetto” (cl. ’56): 28 anni;
Manera Alfonso “Pinguino” (cl. ’64): 10 anni;
Nardi Stefano (cl. ’79): 1 anno e 4 mesi;
Navarro Castro Argemiro (cl. ’90): 7 anni e 6 mesi;
Perronace Davide “Capellone” (cl. ’74): 20 anni;
Perronace Gabriele (cl. ’99): 12 anni e 8 mesi;
Rillo Elia alias “Elio” (cl. ’63): 3 anni;
Rondinara Marco (cl. ’76): 1 anno e 6 mesi;
Salvo Nicola (cl. 63): 3 anni e 6 mesi.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x