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Il caso dei depositi di carburante di Vibo Marina arriva in Consiglio: «I cittadini sono preoccupati»

Il sindaco: «Situazioni pericolose». Ma l’odg urgente viene bocciato e la minoranza lascia l’aula. Cutrullà: «Volete parlare solo di “ciambellate”»

Pubblicato il: 13/12/2024 – 7:36
Il caso dei depositi di carburante di Vibo Marina arriva in Consiglio: «I cittadini sono preoccupati»

VIBO VALENTIA La tragedia di Calenzano e la recente inchiesta sulla Meridionale Petroli riaccendono il dibattito sui depositi di carburante nel porto di Vibo Marina. Una questione che, periodicamente, torna al centro dell’agone politico, a causa del rischio ambientale e i dubbi sulla sicurezza per i cittadini. Il caso arriva anche in Consiglio comunale, dove i consiglieri d’opposizione Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci (Cuore Vibonese) hanno proposto un ordine del giorno urgente per «rispondere alle preoccupazioni dei cittadini», derivanti anche dai recenti fatti di cronaca. La richiesta arriva a pochi giorni dall’inchiesta della Procura di Vibo che ha posto i sigilli ai depositi della Meridionale Petroli, dopo il riscontro di inquinamento nella qualità dell’aria e di scarichi illeciti nelle acque fognarie.

«Venga istituito un tavolo di concertazione»

Per Tucci e Cutrullà, alla luce sia della tragedia a Calenzano che dell’inchiesta sulla Meridionale Petroli, «occorre subito istituire un tavolo di concertazione con tutti gli attori coinvolti per comprendere le reali condizioni di sicurezza dei depositi costieri dato il rischio di incidente rilevante» e chiedono che «venga commissionato uno studio per valutare gli impatti ambientali e sulla sicurezza dei depositi». Per i consiglieri d’opposizione la «situazione è grave e delicata» anche per la necessità di coniugare la sicurezza ambientale e dei cittadini e la tutela dei posti di lavoro.

Il sindaco: «Dalle accise a noi non resta nulla»

Preoccupazioni di cui si dice consapevole anche il sindaco Enzo Romeo che, pur votando contrario all’urgenza dell’ordine del giorno, concorda sul rischio corso dai cittadini vibonesi. Il primo cittadino spiega che «le cisterne pericolose furono create quando c’erano condizioni urbanistiche diverse, oggi non si può più continuare su questa strada». Non solo per un discorso ambientale e di sicurezza, ma anche per l’assenza di un ritorno economico dalle imposte. Romeo cita l’esempio delle accise che «vanno solo alla Regione e allo Stato, mentre qui non resta nulla. Anche per il prezzo della benzina: dove ci sono questi stabilimenti è molto più basso, mentre Vibo non usufruisce di questi vantaggi». A preoccupare il sindaco anche la recente inchiesta sulla Meridionale Petroli, che dimostra che «evidentemente qualche problema c’è». Di conseguenza, «dobbiamo verificare se ci sono le condizioni per il rinnovo della concessione, ma questo è un tema delicato perché dietro ci sono lavoratori e famiglie». Il sindaco, insieme alla maggioranza, ha quindi votato contrario all’odg con l’intenzione di approfondire il tema in un secondo momento, anche con «un consiglio comunale specifico», come suggerito dal consigliere Silvio Pisani.

Muzzopappa: «Non si sottovaluti il problema»

Sul tema è intervenuto anche l’ex candidato a sindaco Franco Muzzopappa. «Non dobbiamo fare l’errore di paragonare il caso di Calenzano a quello di Vibo. Perché il primo è stato un incidente, qua c’è un problema strutturale che va avanti da anni a causa dell’incapacità politica di occuparsene. Ci sono famiglie che rischiano la fame, ci sono 35 dipendenti che rischiano di trovarsi senza lavoro e c’è un problema di sicurezza ambientale che non può essere nascosto. Dobbiamo capire di chi sono le responsabilità e come risolvere il problema». Anche Muzzopappa ha invitato ad «aprire un tavolo con sindacati e autorità e di non sottovalutare un problema che potrebbe anche affossare la città».

Cutrullà: «Volete parlare solo di ciambellate»

Urgenza, tuttavia, bocciata dal voto dei consiglieri di maggioranza e da quello dell’ex Forza Italia da poco passato al misto, Nico Console. «Noi – ha attaccato Cutrullà – volevamo solo legittimare con un ordine del giorno le iniziative del sindaco. Ero convinto che sarebbe stato approvato. Invece qui volete parlare solo di ciambellate in piazza. Machiavelli diceva “governare è far credere”, voi mettendo quattro luci e facendo le feste in piazza volete far credere di governare». Poco dopo l’opposizione ha lasciato l’aula per protesta, scatenando la reazione del capogruppo del Pd Francesco Colelli: «Una buffonata». (ma.ru.)

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