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Scoperti 11 lavoratori in nero nei campi della Piana di Gioia Tauro. Pesanti sanzioni e denunce

Riscontrate anche gravi violazioni delle normative sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Pubblicato il: 18/12/2024 – 12:16
Scoperti 11 lavoratori in nero nei campi della Piana di Gioia Tauro. Pesanti sanzioni e denunce

REGGIO CALABRIA Un’operazione congiunta ha portato alla scoperta di undici lavoratori in nero, uno dei quali privo di permesso di soggiorno, e gravi violazioni delle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il blitz, realizzato nell’ambito dell’iniziativa “A.l.t. caporalato D.u.e.”, ha coinvolto ispettori del lavoro dell’Area Metropolitana, ispettori tecnici e i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, impegnati in un’azione mirata contro il lavoro sommerso e il caporalato nei campi agricoli della Piana di Gioia Tauro.
Le squadre ispettive, rafforzate da personale di altri Ispettorati territoriali e coadiuvate dai mediatori culturali dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), hanno monitorato un totale di diciotto aziende agricole. Durante i controlli, sono emerse numerose irregolarità, in particolare riguardo all’impiego di manodopera in nero e alla scarsa attenzione alle normative di sicurezza sul lavoro.
Le violazioni accertate in materia di lavoro sommerso hanno comportato l’imposizione di sanzioni per un totale di 39.600 euro. Inoltre, due aziende sono state sospese dalle attività imprenditoriali e multate con sanzioni aggiuntive pari a 5.000 euro ciascuna. Gli ispettori hanno anche aperto un’indagine sulle violazioni documentali, con riserva di ulteriori sanzioni, che potrebbero aumentare a seguito degli approfondimenti.
Non solo problemi legati all’impiego non dichiarato: le verifiche hanno rivelato una serie di irregolarità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le gravi infrazioni in quest’ambito hanno portato a sanzioni penali per un ammontare di 19.500 euro. Inoltre, sono stati denunciati i responsabili per aver messo a rischio la sicurezza dei lavoratori.
Un altro caso che ha suscitato preoccupazione è quello di un datore di lavoro denunciato per aver impiegato un cittadino straniero privo del permesso di soggiorno, alimentando il fenomeno del lavoro clandestino.

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