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Sanità, Stanganelli: «In Calabria criticità restano notevoli. Bellantone: «Situazione difficile ma sono ottimista»

A Reggio Calabria la seconda relazione annuale della Garante per la Salute della Regione. Mancuso: «I risultati si vedranno col tempo»

Pubblicato il: 20/12/2024 – 13:52
Sanità, Stanganelli: «In Calabria criticità restano notevoli. Bellantone: «Situazione difficile ma sono ottimista»

REGGIO CALABRIA E’ stata presentata a Reggio Calabria la seconda relazione annuale della Garante per la Salute della Regione, Anna Maria Stanganelli, assieme al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e alla presenza del presidente dell’Istituto superiore di sanità professore Rocco Bellantone, che si apre con la citazione latina “Gutta cavat lapidem” ovvero la goccia scava la pietra. «Una relazione importante – ha detto Stanganelli – che dà completezza al secondo anno di attività del Garante. In questo rapporto emergono le tante criticità che vengono quotidianamente segnalate dal cittadino di cui il mio ufficio si fa carico. Anche quest’anno sono state migliaia a dimostrazione che la figura del Garante della Salute, è divenuta, anche in Calabria, un riferimento istituzionale importante, per le associazioni, per il cittadino, ma anche per il medico. Devo, purtroppo, constatare, che anche quest’anno le criticità sono notevoli, a cominciare dai lunghi tempi di attesa per accesso a prestazioni e servizi. Sarà questo l’impegno prioritario del prossimo anno lavorare per evitare i sovraffollamenti nei pronto soccorso e garantire un veloce accesso alle cure in tutte le aree della regione». Nella relazione, oltre ai dati aggregati, anche un rapporto sulle più significative segnalazioni pervenute all’Ufficio del Garante e gli interventi relativi alle problematiche di carattere ambientale che hanno riguardato, tra gli altri, il quartiere “Ciambra”, di Gioia Tauro, e le zone interessate dai roghi dei rifiuti in alcuni quartieri periferici di Reggio Calabria. Numerosi i sopralluoghi che Stanganelli ha effettuato in strutture pubbliche e convenzionate a seguito delle segnalazioni prevenute all’Ufficio. Intervenendo alla presentazione, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha definito, quello della salute il più importante tra tutti i Garanti. «La ritengo – ha detto – un’espressione di democrazia e una garanzia per tutti i cittadini. Ha svolto un bel lavoro, a garanzia ovviamente di tutti gli ammalati che spesso si rivolgono a questo Ufficio per avere tutelati i propri diritti». «Con questa legislatura regionale – ha aggiunto Mancuso – si è messo fine al commissario esterno. Abbiamo il commissario che è il nostro presidente. Penso si stia facendo in Calabria un ottimo lavoro, non visibile subito perché ci vorrà del tempo per vedere i risultati. Ma sono un dato certo le tremila assunzioni e l’acquisto di molte attrezzature, e si è deciso di intervenire sulle liste d’attesa». Al tavolo, anche l’ex magistrato Luciano Gerardis, oggi a capo dell’Associazione Civitas, che ha affiancato l’Ufficio del Garante. «Ha fatto un grande lavoro – ha detto Gerardis – tra l’altro ha creato il tavolo tecnico oncologico che ha dato anche delle risposte secondo me molto importanti e concrete anche per merito, dei medici che vi partecipano e delle altre figure professionali che vi fanno parte». Tra gli accordi sottoscritti dal Garante della Salute, anche il protocollo con i Lions per la fornitura di materiale sanitario «e sostegno – ha sottolineato il delegato del Governatore per il service sport e sociale, Mimmo Praticò – a coloro che non riuscivano a fare una visita in tempi ragionevoli, sollecitando la struttura».

Bellantone: «In Calabria situazione difficile per vecchie carenze»

«La Calabria, non c’è dubbio, vive una situazione difficile per delle carenze ancestrali, che non sono certamente recenti, su cui assolutamente dobbiamo tutti impegnarci per dare una alle autorità governative la possibilità di rimediare a questa situazione». Queste le parole Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto superiore di Sanità. «E’ indubbio che la Calabria è indietro – ha aggiunto Bellantone – per quanto riguarda ad esempio la partecipazione agli screening oncologici, che è molto deficitaria rispetto alle regioni del nord, e ha dei parametri che vengono dagli studi dell’Istituto Superiore di Sanità, e sulla mortalità per tumori o per malattie cardiovascolari, che sono abbastanza preoccupanti». Sulla possibilità che si torni ad una gestione centralizzata, dello Stato, della sanità, oggi divisa in 21 Sistemi sanitari regionali, Bellantone si è detto convinto sul fatto «che per avere una sanità decentrata, come quella italiana – ha detto – è necessario avere un’autorità centrale forte che dia gli indirizzi; cioè, è giusto e normale che le Regioni gestiscano localmente la sanità, ma ricordiamoci che c’è l’articolo 32 della Costituzione da difendere, che chiede specifici parametri e direttive che soltanto un Ministero forte può dare». «In Calabria vedo – ha detto ancora il presidente dell’Iss – tanto entusiasmo. E questo, devo dire, mi riempie di ottimismo. C’è la voglia di recuperare terreno. È indubbio che se non ci rendiamo conto che dipende soprattutto da noi cittadini, dalla nostra educazione sanitaria, fare il primo passo, sarà difficile per chiunque migliorare le cose».

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