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Derby pazzesco al “Marulla”: il Cosenza raggiunge il Catanzaro al 106’. Alvini in lacrime, finisce 1-1

Gara condizionata dall’espulsione (inesistente) di Caporale al 21’. Giallorossi in vantaggio con Pompetti e pari dell’esterno silano su rigore

Pubblicato il: 26/12/2024 – 17:25
Derby pazzesco al “Marulla”: il Cosenza raggiunge il Catanzaro al 106’. Alvini in lacrime, finisce 1-1

COSENZA Un derby folle, pazzesco, durato 107 minuti e terminato con le lacrime di Massimiliano Alvini. Finisce 1-1 Cosenza-Catanzaro, una sfida incredibile, condizionata e rovinata (bisogna dirlo) in apertura di partita dall’espulsione inesistente del rossoblù Caporale da parte dell’arbitro Aureliano. Un episodio che ha limitato non poco un Cosenza che fino a quel momento aveva creato le occasioni migliori della sfida, colpendo anche una traversa con Kourfalidis. La superiorità numerica ha facilitato il compito del Catanzaro che dopo una lunga pressione, è passato in vantaggio all’80’ con Pompetti. Il finale, però, è stato a dir poco rocambolesco: gol di Kouan annullato, palo di Zilli, rigore al 105’ concesso ai Lupi e gol di Ciervo. Un derby che, per emozioni, resterà a lungo nei ricordi delle due tifoserie.

La gioia di mister Alvini a fine partita: iconico l’abbraccio con Kevin Marulla

La partita

Nel Cosenza torna dall’inizio capitan D’Orazio. Sgarbi ancora in campo nella difesa a tre con Venturi e Caporale. A centrocampo ci sono Kouan e Kourfalidis e non lo squalificato Florenzi, in attacco l’inedito duo Mazzocchi-Rizzo Pinna. Dall’altra parte l’ex Fabio Caserta, in panchina con la sciarpa giallorossa, lascia in panca Biasci e affianca Pittarello a Iemmello. Petriccione in regia con accanto Buso e Pontisso; Brighenti e Scognamillo a guidare il reparto arretrato. Sugli spalti ci sono circa 12mila spettatori (assenti i tifosi ospiti su disposizione della prefettura), pochi per una sfida del genere. Pesa non poco la scelta scellerata del club del patron Eugenio Guarascio (poi rientrata dopo le proteste della piazza) di aumentare il prezzo dei biglietti del derby. Prima dell’inizio della gara, i cori delle due curve contro l’imprenditore lametino si sprecano.


Pronti via e al 4’ il Cosenza è subito pericoloso con Venturi che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpisce di testa mandando in apprensione la difesa giallorossa che si salva alla meno peggio. Il Catanzaro prova a fare la partita mentre i silani agiscono in contropiede. All’11’ Ricciardi, dopo aver superato elegantemente Scognamillo, se ne va tutto solo sulla fascia destra, entra in area, supera in dribbling stretto Petriccione e mette al centro un pallone velenoso sul quale Rizzo Pinna non arriva d’un soffio. Al 20’ Cosenza ancora pericolosissimo: azione insistita sulla sinistra di Rizzo Pinna che trova a centro area l’inserimento di Kourfalidis che tutto solo davanti alla porta di piatto destro colpisce la traversa. Per le occasioni avute fin qui, i padroni di casa meriterebbero il vantaggio, ma un minuto dopo l’arbitro Aureliano decide che è arrivato il momento di diventare il protagonista del match. Lancio lungo per Pittarello, ampiamente defilato sulla fascia sinistra, che cade giù dopo uno scontro normale di gioco, spalla a spalla, con Caporale: per il direttore di gara è espulsione diretta. Una decisione che sorprende tutti, persino i calciatori giallorossi. Le proteste della panchina silana sono accese e lunghe (circa cinque minuti), il tecnico Massimiliano Alvini è incredulo mentre il direttore sportivo rossoblù Gennaro Delvecchio si rivolge all’arbitro così: «andiamo via». Ma Aureliano non cambia idea: Cosenza in dieci.

Il Catanzaro ora, ovviamente, preme maggiormente e già al 27’ sfiora il vantaggio: calcio d’angolo di Pontisso, testa di Bonini e palla che sbatte sul pallo prima che Micai sulla linea la smanacci via. Un minuto dopo Compagnon di petto, in mischia, trova la deviazione fortuita e decisiva di Micai in corner. Al 39’ ancora Compagnon dalla sinistra si accentra e lascia partire un tiro a giro che il solito Micai devia ancora in calcio d’angolo. Non succede altro e dopo soli due minuti di recupero finisce il primo tempo.
La ripresa si apre con gli stessi uomini in campo e Catanzaro che inizia come aveva concluso la prima frazione di gioco: palla velenosissima al centro di Buso con Venturi che è costretto a mandare in calcio d’angolo per evitare il peggio. Il Catanzaro fa la partita ma al 55’ il Cosenza butta alle ortiche un’occasione incredibile, ancora una volta in contropiede: D’Orazio pesca Kouan che tutto solo davanti a Pigliacelli strozza il tiro e spreca tutto. Caserta inserisce prima Pompetti e Cassandro per Pontisso e Situm, poi Seck per Compagnon. Risponde Alvini con Strizzolo per Mazzocchi. Al 28’ Buso sulla sinistra è ancora devastante, la sua incursione manda in tilt la retroguardia rossoblù, la palla giunge a Pompetti che calcia, ma il suo tiro è deviato provvidenzialmente in calcio d’angolo. Subito dopo tocca a Seck creare pericoli al Cosenza dalla parte opposta: ci pensa Charlys a salvare i suoi. Entra anche Cimino per capitan D’Orazio (la fascia passa a Micai).

I ragazzi di Alvini soffrono per l’inferiorità numerica, ma lottano su ogni pallone. Però non basta. All’80’, infatti, il Catanzaro passa in vantaggio con Pompetti che la piazza, di piatto, alla destra di Micai dopo una bella azione di Pittarello sulla sinistra.
Alvini a questo punto si gioca il tutto per tutto buttando nella mischia Ciervo e Zilli.
Il derby sembrerebbe chiuso qui, al 90’, però, arriva l’ennesimo episodio discusso del match: Kouan in mischia realizza l’insperato pari del Cosenza, ma dopo essere stato chiamato al Var, Aureliano annulla la rete per un fallo di mano del centrocampista rossoblù. Il gioco si ferma per diversi minuti e Delvecchio viene espulso per proteste. Al 96’ Ricciardi si mangia l’1-1 con un tiro da posizione invidiabile che Pigliacelli respinge. Lo imita un minuto dopo Kouan in area. Non è finita: al 99’ Zilli viene trattenuto in area di rigore, ma Aureliano lascia correre. Nel recupero, infinito, succede di tutto. Al 100’ Zilli colpisce il palo con Pigliacelli battuto. Al 102’ Aureliano viene richiamato al Var per un fallo di mano di area di Scognamillo dopo un’azione offensiva del Cosenza. Stavolta concede il rigore. È il 105’. Dal dischetto si presenta Ciervo che realizza l’1-1. Finisce con le lacrime di Alvini abbracciato da Kevin Marulla.

Il tabellino

COSENZA (3-4-2-1): Micai 6.5; Sgarbi 6, Venturi 6.5, Caporale 5; Ricciardi 6.5, Kourfalidis 5.5 (39’st Zilli 6), Charlys 6 (39’st Mauri sv), D’Orazio 7 (31’st Cimino 6); Kouan 5, Rizzo Pinna 6 (39’st Ciervo 7); Mazzocchi 6 (27’st Strizzolo 5.5). In panchina: Vettorel, Martino, Sankoh, Fumagalli, Dalle Mura, Ricci, Hristov. Allenatore: Alvini 6.5.
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli 6; Brighenti 6.5, Scognamillo 5, Bonini 6; Compagnon 6.5 (25’st Seck 6), Pontisso 6 (16’st Pompetti 7), Petriccione 6.5, Buso 6.5 (40’st Brignola sv), Situm 6 (16’st Cassandro 6); Iemmello 5.5, Pittarello 7 (39’st La Mantia sv). In panchina: Dini, Borrelli, Turicchia, Antonini, Pagano, Ceresoli, Biasci. Allenatore: Caserta 5.5.
ARBITRO: Aureliano di Bologna 4.5.
RETI: 35′ st Pompetti, 106′ st rig. Ciervo.
NOTE: giornata nuvolosa, spettatori circa 12mila; derby vietato alla tifoseria ospite. Espulsi: 21′ pt Caporale per gioco scorretto; 50’st Delvecchio per proteste. Ammoniti: D’Orazio, Charlys, Brighenti, Mazzocchi, Scognamillo, Ciervo. Angoli: 8-1 per il Catanzaro. Recupero: 2′; 16′.

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