COSENZA Sulla ciclovia di San Giovanni in Fiore, Mario Oliverio torna a chiedere chiarezza dopo il diniego alla sua richiesta di accesso agli atti. In un documento consegnato al Segretario Generale del Comune di San Giovanni in Fiore, Maria Rita Greco, e al RUP (responsabile unico del procedimento) Alessandro Martire, l’ex presidente della Regione denuncia «la gravità politico-amministrativa ed il carattere antidemocratico sotteso al diniego di accesso agli atti» e «rileva l’assoluta contraddittorietà, infondatezza ed illegittimità delle motivazioni addotte a sostegno della mancata ostensione».
Oliverio ricorda che «per come è noto, l’articolo 22, comma 2, della L. n. 241/90 espressamente statuisce che: “L’accesso ai documenti amministrativi, attese le sue finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l’imparzialità e la trasparenza. (comma così sostituito dall’art 10, comma 1, legge 69 del 2009)”. Ebbene, la richiesta di accesso da me sottoscritta – aggiunge – è stata avanzata per conto e nell’interesse del “Comitato 18 gennaio”, formato da numerosi cittadini residenti in San Giovanni in Fiore e regolarmente costituito, il cui interesse “diretto, concreto ed attuale”, in perfetto ossequio all’impianto normativo vigente, è più che evidente, poiché l’opera di cui trattasi è realizzata su lunghi tratti della viabilità pubblica esistente all’interno del centro abitato. Diversamente dall’affrettata motivazione addotta nel provvedimento di diniego, si precisa che la richiesta di accesso agli atti si riferisce ad una specifica opera pubblica ovvero alla ciclovia in oggetto».
Mario Oliverio conclude che «per tali motivi, contrariamente a quanto vorrebbe far credere codesta spettabile Amministrazione, non si tratta di un’istanza di accesso finalizzata ad esercitare un controllo generalizzato sull’operato della pubblica amministrazione e, alla luce delle considerazioni sin qui esposte, con la presente si rinnova la richiesta di accesso agli atti meglio specificata nella precedente mia del 22.11 us, sussistendone concretamente i presupposti di legge. Si precisa, infine, che in difetto di pronto ed integrale riscontro entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente, mi vedrò costretto ad adire le Autorità Giudiziarie competenti, in sede civile, penale ed amministrativa, per la tutela dei diritti tutti», conclude Oliverio.
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