COSENZA È stata ritrovata la piccola Sofia, la neonata rapita questa sera all’interno della clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. Un fatto sul quale stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile guidati da Giuseppe Presti e le Squadre Volanti della Polizia di Stato del capoluogo. A coordinare l’attività investigativa è il questore Giuseppe Cannizzaro. Il magistrato di turno è Antonio Bruno Tridico.
Diffuso il video che immortala il rapimento della neonata e la donna che si sarebbe finta infermiera, secondo il racconto della mamma, per non destare sospetti e portare via la piccola Sofia. I rapitori, il senegalese A. M. e l’italiana R. V., sono stati fermati a Castrolibero, nell’abitazione della coppia. A chiudere con successo le ricerche è stata la polizia.
Tra gli applausi della folla che si è radunata dall’ingresso della clinica, l’ambulanza con a bordo la piccola Sofia arriva a destinazione: la piccola può finalmente riabbracciare la mamma.
«Oggi tutta Italia è stata con il fiato sospeso per alcune interminabili ore durante il rapimento della neonata di Cosenza». Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto commentando il ritrovamento della neonata rapita. «Una brutta storia – ha aggiunto Occhiuto – fortunatamente a lieto fine, grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell’ordine e degli organi coinvolti. Un abbraccio forte è rivolto ai genitori e alle famiglie per ciò che hanno vissuto in queste ore».
«L’episodio si è verificato durante l’orario delle visite». È quanto ha dichiarato ai giornalisti Saverio Greco, legale rappresentante del gruppo IGreco, proprietario della clinica ‘Sacro Cuore’ di Cosenza. «Per fortuna, il sistema di videosorveglianza ha funzionato, consentendo alle forze dell’ordine di rintracciare i responsabili in tempi rapidi. In clinica entrano i parenti dei bambini per portare dolci e regali e noi non chiediamo i documenti a tutti. È stata una giornata difficile, quanto accaduto ci farà ripensare il sistema con cui gestire gli ingressi d’ora in avanti». (redazione@corrierecal.it)
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