COSENZA La località “Arcavacata” del comune di Rende è l’alternativa «nettamente migliore» in cui collocare il nuovo ospedale del comprensorio di Cosenza rispetto a quella di località Vaglio Lise del comune di Cosenza. E’ quanto emerge dal “Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP)” per la “Realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza” approvato con Dca dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto in qualità di commissario della sanità calabrese. Il Dca, sottoscritto anche dai sub commissari Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito e dal dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Tommaso Calabrò, cita i risultati dello studio della società incaricata di redigere il documento di fattibilità, la “Cooprogetti” Scarl, spiegando che il DocFAP «individua ed analizza le possibili soluzioni progettuali alternative e si dà conto della valutazione di ciascuna alternativa, sotto il profilo qualitativo, anche in termini ambientali, nonché sotto il profilo tecnico ed economico e in particolare si approfondiscono le analisi e gli studi condotti relativi al sito in località “Arcavacata” del Comune di Rende e al sito di località “Vaglio Lise” del Comune di Cosenza per il progetto del nuovo ospedale di Cosenza».
«Negli elaborati progettuali “Doc FAP” consegnati – si legge ancora nel Dca di Occhiuto – l’operatore economico Cooprogetti evidenzia:…..”vengono confrontate le due alternative progettuali per il nuovo ospedale di Cosenza, esaminate mediante analisi multicriteria, dando conto della valutazione di ciascuna alternativa analizzata, in termini di accessibilità dell’area dai mezzi pubblici e privati del bacino d’utenza, in termini di flessibilità/possibilità di estensione, in termini qualitativi, tecnici ed economici, nonché sotto il profilo della compatibilità ambientale e di consumo di suolo, e propone alla stazione appaltante la soluzione progettuale che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. In particolare, vengono confrontate le due ipotesi progettuali sviluppando un’analisi multicriteria che andrà a comparare “punteggi percentuali” espressi per ogni ambito di analisi presentato». Il provvedimento della struttura commissariale prende quindi «atto che dalla documentazione progettuale prodotta dall’operatore economico si rileva che complessivamente, dai risultati ottenuti, l’alternativa di collocare il nuovo complesso ospedaliero in località “Arcavacata” del Comune di Rende risulti nettamente migliore rispetto al sito in località “Vaglio Lise” del Comune di Cosenza; in particolare tra gli elementi di maggior rilievo, si rileva, tra l’altro che: “..…analisi di compatibilità geologica, idrologica, idraulica, sismica, archeologica, va evidenziato che le nuove cartografie» del Piano stralcio di Bacino del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale «hanno portato il sito di “Vaglio Lise” in una classe di pericolosità idraulica P2, equivalente ad un rischio R3 e soggetta alle disposizioni ed i vincoli delle Nams S 2011, classe di rischio che inevitabilmente aumenterebbe fino a R4 con la realizzazione del nuovo ospedale». In sintesi – prosegue il Dca di Occhiuto – «dalla documentazione delle alternative progettuali “DocFAP” in esame, dai risultati ottenuti emerge che complessivamente il sito che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente è quello di località “Arcavacata” del Comune di Rende per l’ubicazione del nuovo ospedale del comprensorio di Cosenza». Questo decreto di Occhiuto rappresenta l’ultimo tassello di una vicenda che ha dato vita e continua a dare vita a un forte dibattito sulla localizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, un dibattito che verosimilmente questo provvedimento alimenterà ancora di più. (c. a.)
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