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Chi si smarca di qua, chi si smarca di là. Le (mille) variabili del “campo largo”

Viaggio nei Comuni più importanti della Calabria nei quali si vota a fine maggio per scoprire un centrosinistra a volte non omogeneo o incompleto

Pubblicato il: 13/04/2025 – 14:00
Chi si smarca di qua, chi si smarca di là. Le (mille) variabili del “campo largo”

LAMEZIA TERME A Lamezia Terme il campo è “larghissimo”, un campo che più largo non si può, altrove invece il campo è quasi largo e in altri casi il campo o non è largo o proprio non c’è. Viaggio nelle trattative per le elezioni nei Comuni più importanti della Calabria nei quali si vota in questa tornata per scoprire un centrosinistra a volte unito, a volte diviso, a volte non omogeneo o incompleto. Premessa doverosa: nelle Amministrative è assolutamente fisiologico che le rigide catalogazioni di schieramento o di partiti si annacquano nel civismo o risentono anche di dinamiche che di politico hanno ben poco. Ma detto questo una linea di tendenza si può comunque scorgere. E nel caso calabrese, per le elezioni di fine maggio – che comunque sono anche un test sia pure parziale per livelli più alti, come quello regionale – è indubbio che la coalizione di centrosinistra si presenti in genere in ordine sparso, con geometrie variabili e in alcuni casi anche con più candidati sindaco di area, in competizione l’uno contro l’altro.  Ovviamente, il quadro territoriale riproduce quello nazionale, nel quale il Pd (a sua volta litigioso al proprio interno) e il Movimento 5 Stelle spesso occupano piazze diverse e per motivi diversi (e M5S ha più di un punto di contatto con Alleanza Verdi e Sinistra) e le forze centriste come Italia Viva non sempre sono ben viste e bene accette (Azione, addirittura, ha posto l’aut aut: nel centrosinistra o noi o il M5S), con i vari leader dalla Schlein a Conte, da Calenda e Fratoianni che dialogano ma il più delle volte non si intendono

Le piazze più o meno “omogenee”

Quasi naturale dunque che in Calabria ci si comporti di conseguenza. Con un’eccezione, Lamezia Terme: nella città della Piana, sia pure dopo un percorso tortuoso, la candidata sindaco del centrosinistra Doris Lo Moro ha infatti riunito attorno a sé tutto lo schieramento che non è di destra, compresa Azione. Ma altrove il perimetro del centrosinistra non è così lineare e completo, almeno allo stato dell’arte (per la presentazione delle candidature ancora c’è un po’ di tempo e magari nel frattempo le cose possono cambiare). Un dato piuttosto significativo sul piano politico è una sorta di specificità calabrese, la variabile rappresentata dai socialisti, che nella regione sono uno zoccolo duro e anche orgoglioso, e soprattutto ribelle, al punto che nemmeno il Pd riesce spesso a contenerli. A Rende sono tre i candidati sindaco di area centrosinistra in lizza: Sandro Principe, leggenda socialista che il Pd non ha voluto, Giovanni Bilotti (coalizione con il Pd e qualche spruzzo di centrodestra) e Rossella Gallo (M5S), A Paola si candida sindaco Graziano Di Natale con il sostegno del Pd, di M5S (ma a quanto sembra non c’è Avs) e quindi c’è un campo più o meno largo, ma si ricandida sindaco anche Roberto Perrotta,  che nasce con anima – e identità – socialista ed è corteggiato però dalla Lega. Anche a Scalea campo più o meno largo, che Antonio Forestieri frontman dell’area progressista, visto che correrà con il sostegno di Pd, partito di cui è segretario cittadino, socialisti e Sinistra Italiana. A Cassano Jonio si candida sindaco Carmen Gaudiano, sostenuta dall’uscente Giovanni Papasso e – a quanto sembra secondo gli analisti politici del territorio – da una buona parte del Pd, ma un’altra fetta del Pd sarebbe orientata più verso Antonello Avena, ex democrat (a Cassano comunque non si dovrebbe presentare la lista ufficiale del Pd). Curioso il caso di Cetraro, dove in realtà – come argutamente evidenziato dal Corriere della Calabra – l’esperimento sembra piuttosto quello di un campo largo “centrista”, quello che si è coagulato intorno alla candidatura di Pino Aieta, anche lui una storia e un Dna socialista, già sindaco cetrarese e già consigliere regionale Pd ma che sarà sostenuto da Azione, Iv, Psi e Idm mentre il Pd sarebbe orientato verso altri lidi. Si vedrà come evolverà la situazione fino all’ufficializzazione delle candidature ma per il momento questo è lo stato dell’arte: tra chi si smarca di qua, chi si smarca di là, il campo largo del centrosinistra è ancora un tira e molla con tante variabili, che si proiettano anche sulle future Regionali. Di tempo per sistemare le cose ce n’è: molto però dipenderà anche da come andranno queste Amministrative. (a. cant.)

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