I nuovi sindaci, se Aieta a Cetraro guida la carica degli ex. Al voto di maggio è ritorno al passato

COSENZA «Il dovere dell’impegno». In una frase che qualche tempo fa annunciava un’iniziativa di azione a Cetraro c’è il manifesto di Giuseppe Aieta, che oggi si concede una pausa dall’agone politico («È domenica e non è il caso di fare annunci impegnativi» scrive sui social) ma già nella settimana prossima potrebbe ufficializzare la sua discesa in campo come candidato a sindaco del centro del Tirreno cosentino.

Aieta: «Impegno e responsabilità»

Qualche giorno fa Aieta aveva annunciato l’impegno, insieme al suo partito Cetraro in Azione, a «costruire una lista che metta insieme le migliori esperienze politiche con le migliori esperienze professionali unitamente ad espressioni del mondo giovanile. Questa idea punta a due obiettivi: ricercare una pace sociale possibile che consenta la governabilità e investire della funzione pubblica uomini e donne capaci di dare il meglio per risollevare le sorti della città». Una scelta motivata dal fatto «che Cetraro stia vivendo il suo momento peggiore degli ultimi trent’anni, quasi una sorta di periodo post bellico. Come in tutti i periodi di crisi si impone, per una classe dirigente degna di questo nome, la responsabilità di unire le forze migliori. Con sommo rammarico devo constatare che a tale appello non hanno aderito tutte le forze politiche».
«Più passa il tempo nel definire una proposta politica seria, più si dilata la sfiducia dei cittadini – ha scritto Aieta –. A loro, però, mi sento di poter assicurare, non fosse altro che per l’onore che nella stagione più bella della vita mi hanno concesso nel guidare la mia città per 10 lunghi anni, che non starò a guardare e che tenterò di fare la cosa più utile per la comunità». Nel frattempo, alla «idea larga e fresca» cui pensa Aieta hanno aderito molte forze del centro sinistra e del civismo: il Partito socialista, Italia Viva, Cetraro Attiva, Progetto Sviluppo e Italia del Meridione; se non è campo largo “centrista” poco ci manca.
Aieta ha anche escluso «nella maniera più assoluta, approdi in forze politiche lontane dalla mia cultura socialista e riformista per candidature regionali o di altro rango». Sul fronte opposto il Pd sta cercando di costruire un cartello larghissimo e aperto anche a contributi dal centrodestra: il riferimento di Aieta alle sue radici di sinistra non è per niente casuale.

Le altre sfide

L’ex sindaco di Cetraro non è il solo “ex” a correre per la poltrona di primo cittadino: il ritorno al passato sembra la cifra delle prossime elezioni nei centri del Tirreno cosentino, si tratta soltanto di definire la lontananza dalle esperienze passate, come nel caso di Paola dove oltre alla sfida d’altri tempi interna al centrosinistra Di Natale-Perrotta c’è da sciogliere il nodo di Giovanni Politano, sindaco uscente che con la sua entrata in Forza Italia ha sparigliato le carte del centrodestra (Basilio Ferrari, altro ex, è il secondo nome forte della coalizione e potrebbe alla fine spuntarla), mentre l’unico “homo novus” se si pensa alla fascia tricolore è il civico e ambientalista Andrea Signorelli (Rete Bene Comune). E se a Scalea l’uscente – anch’egli sfiduciato – Giacomo Perrotta è già in campagna elettorale, un’altra vecchia conoscenza si affaccia nella sfida nel popoloso centro turistico tirrenico: l’ex sindaco Mario Russo oggi alle 18 incontrerà la sua gente all’hotel Santa Caterina Village. (euf)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato