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il turismo negato

Paola, il porto (delle nebbie) dove si è incagliato il sindaco: dal sogno ai finanziamenti persi

Per un colosso che lascia lo Jonio c’è un progetto fantasma sul Tirreno: così dopo ritardi e annunci si rischia di dire addio a 20 milioni di euro

Pubblicato il: 02/02/2025 – 17:30
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Paola, il porto (delle nebbie) dove si è incagliato il sindaco: dal sogno ai finanziamenti persi

COSENZA Se il mar Ionio piange il Tirreno non ride. Per un colosso che lascia il porto di Corigliano non senza coda polemica politica, c’è un progetto che a Paola non parte perché “congelato” da un probabile definanziamento: l’assegnazione sarebbe stata revocata per scadenza dei termini e si starebbe lavorando a un eventuale rifinanziamento, mentre il caso è diventato politico con le opposizioni compatte a chiedere chiarezza, magari attraverso una commissione ad hoc, arrivando alla richiesta di dimissioni per il sindaco Giovanni Politano.

Il progetto

Il finanziamento originario con risorse nazionali del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per oltre 20 milioni di euro era finalizzato alla costruzione di un porto turistico pensato per accogliere oltre 500 imbarcazioni, con l’obiettivo di potenziare il sistema dei trasporti e lo scambio intermodale mare-terra, anello di congiunzione di un bacino di utenza allargato con un indotto commerciale e logistico di importanza strategica. L’intervento riguarda l’area “Progetto Marina”, relativa al porto turistico, e l’area “Progetto di Rigenerazione Aree Ferroviarie”, in cui sono previsti alberghi, ristoranti, parcheggi e altri servizi di interesse turistico.
La battuta d’arresto arriva a fine anno, dal momento che «gli interventi finanziati con le risorse della programmazione Fsc 2021-2027, assegnate in favore delle regioni e delle provincie autonome con la delibera Cipess (Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ndr) n. 79 del 2021, devono assumere le obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) entro il 31 dicembre 2024, superato il quale termine le assegnazioni si intendono revocate automaticamente». Senza contratto l’opera non è cantierabile.
Lo stesso Cipess in una delibera del 30 dicembre 2024 pubblicata in Gazzetta ufficiale aveva espresso 76 tra osservazioni e prescrizioni sul progetto.

L’avvio dell’iter

Del porto turistico di Paola se ne parla da un quarto di secolo. L’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 31 dicembre 2023, negli ultimi anni il progetto aveva avuto un’accelerazione: ad aprile 2024 Comune e Gruppo Fs ne hanno approvato lo schema per l’ideazione, la realizzazione e la gestione, grazie al protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Paola e Fs Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, per il project financing del “Porto Turistico di Paola”. Con una delibera di giunta comunale del 29 marzo le parti avevano approvato lo schema dell’Avviso pubblico esplorativo per l’ideazione, la realizzazione e la gestione dell’ambizioso progetto, in cui rientrano anche le aree di proprietà del Gruppo Fs: l’avvio della procedura di project financing rientra tra gli obiettivi prioritari stabiliti dal Protocollo d’Intesa, l’accordo definisce la strategia per il potenziamento del sistema di scambio intermodale e la trasformazione urbanistica degli asset di proprietà delle società del Gruppo Fs. In particolare, il primo intervento riguarda la riconfigurazione e riqualificazione dell’intero ambito urbano per la realizzazione del Porto Turistico. 

La riunione del Cipess sul porto turistico di Paola, il 9 ottobre scorso

La frenata (e le polemiche)

A inizio agosto il progetto era stato presentato nella città del Santo, alla presenza, tra gli altri, del ministro Nello Musumeci e del senatore di Fratelli d’Italia Fausto Orsomarso, molto vicino al sindaco Politano, a inizio ottobre l’annuncio del sottosegretario Alessandro Morelli, senatore della Lega Salvini: «Il Cipess ha espresso parere favorevole sul progetto in Partenariato Pubblico Privato finalizzato alla realizzazione del porto turistico di Paola, un’opera fondamentale per il rilancio del settore turistico del territorio che è un’eccellenza del nostro paese. L’opera – che si chiamerà Porto turistico San Francesco di Paola – prevede la valorizzazione del territorio e lo sviluppo della portualità turistica del litorale tirrenico calabrese. Il progetto è volto alla promozione di servizi per oltre 250 milioni di euro e prevede, oltre alla realizzazione della marina, la riqualificazione e la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie della città». Poi il silenzio.
Intanto, durante l’ultimo consiglio comunale del 27 dicembre, si è ripresentato «il solito enigma della dismissione da parte del comune delle proprie quote dalla società “Marina San Francesco Spa”. Il progetto presentato al Cipess per ottenere i fondi è di proprietà di questa stessa impresa di cui il comune ha deliberato la fuoriuscita» ha commentato Andrea Signorelli: un farsi da parte che per il capogruppo di Rete dei Beni Comuni dimostra il «disinteresse verso l’opera». Non solo: per Signorelli, l’amministrazione Politano ha «speso e sperperato centinaia di migliaia di euro in consulenze, viaggi, proclami, studi e altre fantasiose e farlocche attività. Parliamo di 600mila euro buttati a mare! Chi li dovrà rimborsare? Chi pagherà per eventuali contenziosi e danni erariali? Come sempre noi cittadini». (euf)

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