De Magistris: gli anni di Catanzaro a teatro
Un lavoro suddiviso in tre parti: l’attività di magistrato, le rivoluzionarie scelte politiche da sindaco e il lascito costituzionalista

Fosse stato ancora sindaco, Napoli sarebbe stata nelle mani di tre calabresi della linea jonica in ruoli chiave, il papa, l’imperatore e il grande inquisitore. Don Mimmo Battaglia è saldamente al suo posto, la Giustizia è nelle mani di Nicola Gratteri, capo della Procura. Il terzo del tris non c’è anche se l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris è in realtà un calabrese acquisito, per coniugio ma soprattutto per l’attività di pubblico ministero che mise a ferro e fuoco un sistema di corrotti e corruttori, non sempre dimostrato in giudizio, di cui ancora oggi si discute, lasciando in eredità schiere di vecchi adulatori che lo rimpiangono e altrettanto fieri oppositori, tra cui, ovviamente, i colpiti dalle sue indagini.
Archiviata l’aspirazione politica (proprio in Calabria dove si candidò alla presidenza della regione nel 2021 ottenendo il 17%), l’ex magistrato al giro dei 60 anni non è per nulla uscito dalla scena pubblica continuando la sua battaglia contro “I poteri occulti” (è il titolo dell’ultimo libro che ha scritto), con un filo diretto ogni settimana su Televomero, con blog ed editoriali di qua e di là ma soprattutto con la sua “messinscena”, nel senso letterale del termine, cioè opera teatrale che ha programmato anche per questo 2025. Dopo essere stato, dunque, magistrato, europarlamentare e sindaco di Napoli, de Magistris è salito dunque da attore protagonista sul palco. Martedì 4 febbraio riprende il tour.
Lo spettacolo di teatro civile, prodotto da Loft Produzioni, s’intitola “Istigazione a sognare. La coerenza dei fatti” e ha avuto la sua prima già l’anno scorso a maggio al Teatro Tor Bella Monaca a Roma (la regia è di Andrea de Goyzueta che, non inganni il cognome, è napoletanissimo ed è il riconosciutissimo attore produttore teatrale).

Un lavoro suddiviso in tre parti, l’attività di magistrato a Catanzaro (de Magistris è stato nove anni in Calabria e sei a Napoli in Procura) con tutto il mondo istituzionale e politico contro; le rivoluzionarie scelte politiche sull’acqua e scuola pubblica da primo cittadino del capoluogo partenopeo; il lascito costituzionalista come idea di speranza per le nuove generazioni. De Magistris sarà, a Modena, dunque, la prossima settimana, per proseguire il tour fino a metà aprile tra Roma, Napoli (due volte), Bologna. In Calabria è stato a dicembre scorso all’Università di Arcavacata per parlare agli studenti di Pedagogia. Tra uno spettacolo e un libro l’ex pm non smette di frequentare le aule di giustizia, a parti invertite, non da “indagatore” ma da indagato.
È lui stesso a raccontarlo. Appena una settimana fa annunciava sulla sua pagina FB di aver appena ricevuto l’ennesima notifica e che “con questo procedimento ho raggiunto i 104 procedimenti penali, civili, erariali, amministrativi e disciplinari in trent’anni di vita istituzionale in prima linea, per essere troppo onesto e coraggioso, costituzionalmente orientato e mai pavido e pilatesco, e per non perdere la voglia, colpa imperdonabile nel Paese, di attaccare le malefatte del potere sempre più intriso di corruzione”. Per la cronaca i 103 procedimenti precedenti si sono conclusi positivamente. (redazione@corrierecal.it)