‘Ndrangheta delle Preserre, carcere duro per Angelo e Francesco Maiolo
Sono ritenuti a capo dell’omonimo clan. Ai due fratelli, ora al 41bis, è anche contestata la strage dell’Ariola del 25 ottobre 2003

VIBO VALENTIA Sono ristretti al 41bis Angelo e Francesco Maiolo, fratelli e presunti boss del locale di Ariola. Entrambi di Acquaro, sono indagati nell’inchiesta Habanero contro la ‘ndrangheta che opera nelle Preserre vibonesi, in particolare sui territori di Acquaro, Arena, Dasà, Soriano e Gerocarne. L’operazione, scattata lo scorso giugno, ha fatto luce su diversi episodi legati alla faida che contrapponeva i Maiolo, alleati con gli Emanuele, ai Loielo. I due fratelli, di 41 e 46 anni, accusati tra le altre cose di essere autori della strage dell’Ariola, passano ora al regime di carcere duro.
La strage dell’Ariola e il pestaggio a Federici
In “Habanero”, ai due fratelli non si contesta solo il triplice omicidio dell’Ariola, del 25 ottobre 2003, che vide, lungo una strada provinciale, in località “Ponte dei cavalli”, l’uccisione di Antonio e Francesco Gallace nonché Stefano Barilaro, mentre una quarta persona, Ilario Chiera, riuscì a salvarsi gettandosi in un dirupo. Tutti si trovavano a bordo di una Jeep Pajero. Tra le accuse mosse dalla Dda di Catanzaro anche l’aggressione e il tentativo di sequestro di Luigi Federici (la sera del 27 agosto 2019 a Pizzo) in risposta al pestaggio perpetrato dalla vittima e da altri suoi sodali ai danni di Vincenzo Mazza, cugino di Angelo Maiolo.
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