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i funerali

L’ultimo abbraccio. Una folla commossa per salutare Francesco Occhiuto

In tantissimi si sono stretti alla famiglia Occhiuto per l’ultimo saluto al giovane trentenne

Pubblicato il: 23/02/2025 – 18:14
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L’ultimo abbraccio. Una folla commossa per salutare Francesco Occhiuto

COSENZA Cosenza ha vissuto oggi pomeriggio un momento di straordinaria commozione, con la città che si è stretta in un abbraccio collettivo in occasione dei funerali di Francesco Occhiuto. Il giovane, figlio del senatore ed ex sindaco di Cosenza Mario e nipote del governatore calabrese Roberto Occhiuto, è venuto a mancare venerdì notte, lasciando un vuoto immenso che ha scosso l’intera comunità cosentina.
La sua prematura scomparsa ha generato una reazione di profondo dolore, ma anche di solidarietà e unità, visibile nei gesti e nelle parole non solo di chi lo conosceva.
Le esequie sono state celebrate nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa, su viale Cosmai, alla presenza di centinaia di persone che hanno voluto rendere omaggio a Francesco. Il rito religioso, officiato da monsignor Leonardo Bonanno, vescovo emerito di San Marco Argentano, è stato un momento di grande intensità, segnato dalla presenza di numerosi sindaci e personalità politiche, ma soprattutto da una partecipazione popolare che ha testimoniato il profondo legame di Francesco e della sua famiglia con la città.
Le parole di don Giacomo Tuoto durante l’omelia sono state un abbraccio di consolazione per tutti coloro che hanno sofferto per la perdita del trentenne. «Abbiamo bisogno di riappacificarci, per il nostro fratello Francesco il percorso in questo mondo si è concluso troppo presto», ha detto, sottolineando la tragicità della sua morte ma anche l’affetto travolgente che la sua famiglia ha dato e continua a dare. «Tutti qui vogliono dare un abbraccio forte perché è l’unico modo per non sentirsi soli», ha proseguito don Giacomo, richiamando l’amore dei genitori Mario e Paola, del fratello Giovanni e della sorella Maria Clara, come una forza che, seppur segnata dal dolore straziante, ha riempito la vita di Francesco e la sua famiglia.
Il ricordo di Francesco, in queste ore dolorose, è stato anche un’occasione per riflettere sul mistero della vita e della morte. «Il vuoto è stato riempito dall’amore», ha detto ancora don Giacomo, richiamando il passo biblico della Genesi, ma anche il potente Salmo 23, che il sacerdote ha voluto dedicare a Francesco: «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla…», una preghiera che ha risuonato forte e chiara, come una luce di speranza nel buio della sofferenza.
Tra i banchi della chiesa, in un silenzio rispettoso e carico di emozione, erano presenti numerosi giovani, amici di Francesco, che hanno condiviso con lui non solo la giovinezza, ma anche momenti di vita che ora sono diventati ricordi indelebili.
Centinaia di persone si sono radunate all’esterno della chiesa, dove il corteo funebre ha incontrato un’ulteriore dimostrazione di affetto, con un applauso spontaneo che ha accompagnato l’uscita del feretro. Un gesto che ha toccato profondamente la famiglia Occhiuto, che ha ricevuto un abbraccio sincero da tutta la comunità.
La partecipazione della politica, rappresentata da numerosi esponenti del Governo, ha aggiunto un ulteriore strato di significato a questa giornata, segnalando la profondità della perdita non solo per la famiglia Occhiuto, ma anche per l’intera città. Oltre al sindaco di Cosenza Franz Caruso (che ha proclamato per oggi il lutto cittadino) e altri primi cittadini provenienti da varie aree della regione, erano presenti esponenti nazionali di Forza Italia come il vicepresidente del Senato Licia Ronzulli in rappresentanza del Senato, Maurizio Gasparri e Claudio Lotito.  E poi ancora la sottosegretaria al ministero dell’Interno Wanda Ferro, la prefetta di Cosenza Rosa Maria Padovano, la presidente della Provincia Rosaria Succurro e i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali politiche, militari e religiose. (redazione@corrierecal.it)

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