Bancarotta a Crotone, Viviana Rizzo lascia i domiciliari
Il gip accoglie l’istanza degli avvocati Francesco Verri e Massimiliano Bianchi. L’altro indagato è il marito della donna, Saverio Danese

CROTONE L’accusa è di bancarotta, Saverio Danese, di 62 anni, e la moglie Viviana Rizzo, di 56, imprenditori del settore pubblicitario, sono finiti – nei giorni scorsi – agli arresti domiciliari all’esito di una inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Crotone. Tra le attività distrattive, secondo l’accusa, sarebbero finiti gli acquisti di imbarcazioni di lusso e di immobili. Nel faldone sono contenuti i debiti erariali che ammontano a circa 900mila euro. La coppia avrebbe realizzato una evasione dei tributi, degli oneri fiscali e previdenziali. Questa mattina, Viviana Rizzo accompagnata dai propri legali di fiducia gli avvocati Francesco Verri e Massimiliano Bianchi, all’esito dell’interrogatorio è stata liberata dalla gip Assunta Palumbo. Accolta l’istanza dei legali con parere favorevole del pubblico ministero. Saverio Danese, figura tra gli imputati del processo Glicine-Acheronte con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione elettorale. Nel processo celebrato con rito abbreviato, la Dda di Catanzaro ha chiesto nei suoi confronti una condanna a tre anni di reclusione. (f.b.)