«A Catanzaro anni entusiasmanti. Ora massimo impegno per la giustizia e la legalità a Cosenza»
Il procuratore Capomolla saluta il capoluogo calabrese prima di assumere il nuovo incarico. L’abbraccio con Curcio: «La collaborazione sarà forte»

CATANZARO «Sicuramente è una giornata emozionante per me, perché lascio l’ufficio giudiziario dove sono stato per più di 16 anni e mezzo e lascio dei rapporti umani prima ancora che professionali con i colleghi, con il personale amministrativo dell’ufficio, con la polizia giudiziaria, tutti straordinari». Lo ha detto il procuratore Vincenzo Capomolla nel suo intervento di saluto alla Procura di Catanzaro prima di insediarsi alla guida della Procura di Cosenza. A salutare Capomolla, che per un lungo periodo è stato anche procuratore facente funzioni di Catanzaro dopo il trasferimento del procuratore Nicola Gratteri a Napoli, tra gli altri, i vertici del distretto giudiziario catanzarese, dal presidente della Corte d’appello Concettina Epifanio al procuratore generale Giuseppe Lucantonio al procuratore capo della Dda di Catanzaro Salvatore Curcio, il prefetto Castrese De Rosa, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, i vertici delle forze dell’ordine, i rappresentanti dell’avvocatura. Capomolla ha quindi proseguito: «Si è creato un legame con i colleghi, con il personale amministrativo, con la polizia giudiziaria che ci faceva andare oltre l’impegno professionale che dovevamo svolgere e ci faceva anche affrontare momenti di sacrificio per rendere al meglio la nostra funzione». Molto toccanti gli abbracci di Capomolla con Curcio e Lucantonio.
«Anni entusiasmanti»
Un pensiero anche agli anni con Gratteri: «Anni entusiasmanti – ha rimarcato Capomolla – perché hanno consentito all’Ufficio di Procura di darsi un assetto organizzativo estremamente efficace ed efficiente con risultati che ovviamente non sta a me dire se sono positivi ma che sicuramente sono stati impattanti e sono stati anche frequenti. E’ stata una stagione che da un punto di vista professionale credo sia irripetibile anche se ovviamente l’impegno di ciascuno di noi sarà il massimo in qualunque ufficio giudiziario ci si troverà a svolgere la funzione».

L’auspicio per la Procura di Catanzaro
«Dopo questi anni – ha poi aggiunto Capomolla – mi auguro per l’ufficio di procura di Catanzaro che continui a lavorare così come si è lavorato in questi anni, mi sembra che la direzione sia quella, l’impegno è quello e le capacità sono quelle. La dirigenza dell’ufficio di Catanzaro è estremamente competente, conosce il territorio ed è capace di operare sul territorio contrastando efficacemente i profili di illegalità e di criminalità. Con la Procura di Catanzaro continueremo ad avere rapporti di collaborazione». Capomolla si è soffermato anche sui «profili di criticità» per quanto riguarda gli organici in tutto il distretto giudiziario di Catanzaro, quindi – ha detto il procuratore – «l’auspicio è che il Ministero possa coprire i posti anche con i colleghi giovani che vengono immessi nelle funzioni per non disperdere i benefici che sono stati acquisiti in questo periodo».
Il futuro a Cosenza
Uno sguardo al prossimo incarico di procuratore di Cosenza, che Capomolla assumerà ufficialmente venerdì: «L’ufficio di Cosenza – ha affermato Capomolla – è un punto di riferimento importante sotto diversi aspetti per cui anche a Cosenza ci sarà il massimo impegno. So di trovare dei colleghi che già hanno lavorato e stanno lavorando con assiduità per cui continueremo a lavorare dando alla città, alle istanze di giustizia quello che è giusto dare in termini di impegno ma anche in termini di efficienza dell’attività e in termini di efficacia dell’azione di contrasto alla illegalità. Cercherò di valorizzare tutte le esperienze positive che ci sono in quell’ufficio giudiziario e continuare a lavorare con l’impegno massimo per raggiungere i risultati di affermazione della legalità in concorso con tutti gli altri enti, organizzazioni, istituzioni che devono concorrere nell’affermazione della illegalità sul territorio cosentino».

Il commosso saluto del procuratore Curcio
Diversi gli indirizzi di saluto per Capomolla. Particolarmente intenso e commosso l’intervento di Curcio: «Salutiamo non solo un procuratore aggiunto ma un amico di vecchia data e una certezza su cui fare affidamento. Per me oggi – ha sostenuto il procuratore capo della Dda – non è semplice parlare perché Vincenzo Capomolla è un amico di vecchia data. Di lui evidenzio, prima ancora le capacità professionali e tecniche che l’hanno reso un punto di riferimento, le doti umane, l’avere concepito la professione e anche l’approccio a un fascicolo in termini di umanità e l’aver esercito non un potere ma una funzione al servizio del popolo. E di lui ho un ricordo forte sul campo, quella volta negli anni 2009-2010 nel luogo di un omicidio ci ritrovammo tutti e due a cercare pallettoni in una cassetta di frutta. A lui dò un arrivederci a presto». (a. cant.)
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