Rende, spunta anche il sesto candidato (con l’intelligenza artificiale)

RENDE Il cognome non poteva che essere Chiappetta, ma forse l’AI avrebbe potuto partorire un nome meno partenopeo di Gennaro. In ogni caso in questo 2025 non poteva mancare il candidato sindaco creato dall’intelligenza artificiale. Ha anche un soprannome – U sindacu, altro termine non proprio azzeccato, forse meglio sìnnacu– e un logo (Il partito che manca): in un video rilanciato sui social network nelle ultime ore si presenta – giacca e cravatta, aspetto giovane, pulito e piacente – su sfondo bucolico ma poco rendese e anzi vagamente costiero, dove però non manca un accenno di ponte Bucci.
Gennaro Chiappetta inizia ingraziandosi i 5 sfidanti reali che tratteggia ognuno con un accento positivo (Principe «per l’esperienza», Bilotti «per l’energia e l’ingegno», Ghionna per la «serietà», Gallo «per la passione» e Bonanno «per il coraggio»).

L‘ottavo Chiappetta

«Io – dice l‘aspirante sindaco creato con l’intelligenza artificiale che sfiderà virtualmente altri 7 candidati consiglieri con il suo stesso cognome – sono qui per rappresentare chi non voterebbe per nessuno di loro perché la domenica va al mare, pensando che siano tutti uguali, e chi non si sente né di destra né di sinistra». Le parole d’ordine di Chiappetta – «il candidato che non doveva esserci ma che mancava» – sono «libertà» e «coraggio di dire la verità», e una cosa davvero rivoluzionaria la fa davvero: «Nessuna promessa», ovvero la prova più incontrovertibile che siamo davanti a un candidato impossibile… (euf)

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