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i maltrattamenti

Schiaffi e pugni alla compagna per anni, 33enne arrestato a Strongoli

I Carabinieri hanno avviato le indagini dopo una segnalazione che conteneva alcune chat in cui la ragazza lamentava le violenze subite

Pubblicato il: 02/05/2025 – 9:37
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Schiaffi e pugni alla compagna per anni, 33enne arrestato a Strongoli

CROTONE Nei giorni scorsi, a Strongoli (nel Crotonese), militari della Compagnia di Cirò Marina hanno eseguito un’ordinanza applicativa di arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo di trentatré anni, indagato per il delitto di maltrattamenti in famiglia. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri è scaturita da una segnalazione arrivata alla Centrale Operativa della Compagnia da un Paese estero nel marzo scorso, composta esclusivamente da alcuni estratti di una chat in cui una ragazza lamentava al suo interlocutore virtuale di trovarsi in Strongoli, non riuscendo tuttavia ad indicare compiutamente i riferimenti dell’abitazione, e di stare subendo violenze da parte del compagno. Acquisita la segnalazione, quindi, i Carabinieri di Strongoli e della Centrale Operativa hanno svolto una mirata ed intensa attività di acquisizione di informazioni sul web e sui social network, arrivando poi ad individuare il domicilio della coppia e a stabilire un contatto diretto con la vittima, al fine di accertarne l’incolumità e di verificare la veridicità dell’attivazione ricevuta. Le attività svolte successivamente hanno consentito di delineare un quadro di condotte maltrattanti in suo danno perduranti nel tempo, composte da atti di violenza sia fisica – schiaffi, pugni e altri atti di prevaricazione sia in Italia che all’estero – che psicologica, con costante mortificazione della dignità della persona offesa da parte dell’indagato. Alla luce della gravità della situazione, è stato quindi attivato il cosiddetto “Codice Rosso”, che di fatto ha consentito il collocamento immediato della vittima in una struttura protetta, e, all’esito delle attività di indagine, le cui risultanze sono state condivise dall’A.G., l’indagato – la cui colpevolezza dovrà comunque essere accertata in fase dibattimentale, nel rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa – è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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