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l’intervista

«Troppi giudizi frettolosi, tante le cose che abbiamo già realizzato»

Il vicesindaco di Catanzaro, Giusy Iemma, fa il punto sulla situazione politico-amministrativa nel capoluogo e sui dossier più significativi sul tappeto

Pubblicato il: 03/05/2025 – 10:55
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«Troppi giudizi frettolosi, tante le cose che abbiamo già realizzato»

CATANZARO «I giudizi frettolosi si scontrano spesso con le tante cose che sono state realizzate anche se, magari, non sempre immediatamente tangibili». Lo afferma il vicesindaco di Catanzaro, Giusy Iemma, in una conversazione con il Corriere della Calabria. Spaziando dai dossier più significativi che sta seguendo direttamente, Iemma traccia un bilancio ma anche un orizzonte dell’azione politica e amministrativa nel capoluogo.  

«No a giudizi frettolosi»

La percezione, diventata ormai anche narrazione, è che l’amministrazione comunale sia sostanzialmente ferma o che comunque non stia incidendo sul territorio, in primo luogo non producendo quel cambiamento che da Fiorita a tutta la coalizione di centrosinistra era stato annunciato, fermo restando ovviamente la debolezza iniziale dell’”anatra zoppa”: per la Iemma le cose stanno in modo diverso. «I giudizi frettolosi – esordisce il vicesindaco di Catanzaro – si scontrano spesso con le tante cose che sono state realizzate anche se, magari, non sempre immediatamente tangibili. Le condizioni attuali del consiglio comunale sono chiaramente conseguenza della legge elettorale, ma non bisogna dimenticare che i cittadini hanno scelto il loro sindaco e, nonostante le difficoltà numeriche, sono state intraprese azioni concrete per soddisfare le necessità e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Il cambiamento richiede tempo e molte iniziative intraprese sono destinate a produrre risultati duraturi nel lungo periodo. A fine mandato – rimarca la Iemma – i catanzaresi esprimeranno il loro giudizio, com’è giusto in ogni democrazia matura, sino ad allora a noi spetta il compito di rispettare il programma presentato agli elettori e lavorare tutti insieme al servizio della città e dell’interesse collettivo».

Il “secondo tempo”

Da qui uno sguardo a questa seconda metà della consiliatura: «Nel “secondo tempo” della nostra partita – afferma la Iemma – l’obiettivo sarà quello di continuare a dare risposte alla città, di progettare il futuro e di rendere ancora più visibile il nostro lavoro. Penso sia fondamentale coinvolgere di più le nostre concittadine ed i nostri concittadini nei processi decisionali, indirizzando le scelte politiche verso i bisogni emergenti della collettività. Da amministratori che vivono la città, posso assicurare che è tanto l’impegno che ogni giorno mettiamo per migliorare le cose, a fronte delle difficoltà in cui ormai tutti gli enti locali versano in termini di esiguità di bilanci e insufficienza di personale. Siamo consapevoli delle sfide, ma abbiamo la determinazione per superarle e continueremo a lavorare con passione e responsabilità per il bene della nostra città. Andremo fino in fondo per far capire che stiamo davvero costruendo un cambiamento duraturo per un futuro migliore».

Un rendering dell’ultimo progetto di rilancio del porto di Catanzaro

Il dossier Psc

 Tra i più significativi dossier di cui si sta occupando la Iemma c’è il Psc, il Piano strutturale comunale, in pratica il nuovo Piano regolatore della città.«Catanzaro – spiega Giusy Iemma – ha un Piano regolatore vigente che risale al 2000, nel tempo si è proceduto sostanzialmente con semplici varianti al PRG. Questo ha condizionato anche il “disordine urbano” di cui è vittima la nostra città, con le conseguenze che tutti conosciamo in termini di congestione e frammentazione della città che sono strettamente legate all’invivibilità del tessuto urbano. Catanzaro ha bisogno, oggi più che mai, di un piano strutturale comunale che favorisca una maggiore coesione tra i quartieri e migliori l’accessibilità a tutte le zone della città. Un piano orientato alla visione a lungo termine ed al raggiungimento di obiettivi strategici per lo sviluppo futuro della nostra città. Il PSC individua ambiti cui affida una precisa identità, nell’ottica della riorganizzazione urbana di Catanzaro, che è città policentrica, ma anche rispetto al ruolo territoriale più ampio entro cui la nostra città si colloca. E’ uno strumento di pianificazione urbanistica il cui principio cardine, non smetterò mai di ripeterlo, è quello della rigenerazione urbana, legata alla riqualificazione fisica ed al riuso, e, contestualmente, a progetti sociali e culturali di lunga durata per superare le marginalità esistenti. Tecnicamente – osserva il vicesindaco – siamo alla fase dell’adozione del documento definitivo: siamo convinti di poter dare forma e visione alla nostra città, che fino ad oggi sono mancate, rilanciandone il ruolo strategico per tutta la regione».

Il dossier Porto

Altro dossier delicato e storicamente complesso a Catanzaro: il porto di Lido. Anche qui la Iemma fa il punto: «Parliamo di una vicenda lunga 70 anni. Appena ci siamo insediati come esecutivo abbiamo provato a riallacciare le fila di un discorso mai portato a termine. Nel dicembre 2022 questa amministrazione ha ottenuto la Via (valutazione di impatto ambientale), indispensabile ai fini dell’autorizzazione dei lavori dell’opera portuale. Il progetto relativo al completamento della dotazione infrastrutturale portuale ed al suo pieno funzionamento, prevede un costo totale di circa 31 milioni di euro (Iva e altri oneri esclusi), coperti da contributo pubblico per 14 milioni di euro circa, quindi non sufficienti. Per questo motivo, e tenuto conto dell’esigenza di ottimizzare la gestione dei servizi legati al completamento dell’infrastruttura portuale, come esecutivo abbiamo puntato su un’idea di partenariato pubblico-privato. Il privato dovrebbe concorrere alla copertura della spesa per ulteriori 17 milioni di euro. Motivo per il quale abbiamo affidato a KPMG il compito di redigere un piano economico finanziario, che ha dimostrato la sostenibilità dell’investimento privato, nel caso in cui si affidi al gestore privato una concessione cinquantennale del porto. Concessione, peraltro, che prevede delle royalties per il Comune, quindi un indotto per la nostra città. L’indirizzo politico nasce dalla volontà di realizzare un porto che non sia un semplice accessorio per la città, ma un’infrastruttura che si inserisca in circuiti portuali nazionali e network internazionali accreditati, volano di crescita e sviluppo per la città e l’intera costa ionica calabrese. Per questo motivo avremo bisogno di un concessionario con capacità economiche, competenza e comprovata esperienza nel settore.  L’amministrazione – spiega il vicesindaco di Catanzaro – ha fatto la sua parte, il progetto di fattibilità è pronto da tempo, oggi siamo in procinto di avviare le procedure di gara ed in attesa di firmare le convenzioni per le somme aggiuntive di ulteriori 12 milioni di euro, stanziati nell’ambito del fondo di sviluppo e coesione (FSC), messe a disposizione dalla Regione Calabria con cui manteniamo un dialogo costante sul tema. Si tratta di un altro lotto di lavori, che prevede la realizzazione dei lavori di difesa costiera, che includono le prescrizioni formulate dai dicasteri competenti in sede di concessione della VIA. Facendo una stima dei tempi, se tutto procede senza intoppi, potremmo avviare il cantiere nel giugno 2026. E’ questo un impegno amministrativo fondato su senso di responsabilità e visione strategica, volto a incidere profondamente ed in modo duraturo, sul futuro della nostra città».

Iemma con il segretario regionale Pd Nicola Irto

Il Pd

La Iemma è anche un dirigente di spicco sul piano politico, essendo la presidente del Pd calabrese, partito che si sta apprestando a celebrare i congressi regionale e provinciali. «I congressi – sostiene – sono un grande momento di democrazia, per noi non rappresentano un passaggio statutario formale, ma un confronto politico vero, un’occasione per riflettere, per discutere e fare sintesi. Nicola Irto, ricandidato alla segreteria regionale, ha presentato la sua mozione all’Unical. Non è casuale la scelta, siamo partiti dall’università perché è da sempre simbolo di futuro e partecipazione. Il PD, che è partito plurale, affonda le sue radici nella partecipazione e nella costante ricerca di dialogo e condivisione. Lavoriamo ogni giorno con passione e responsabilità per un cambiamento reale, incentrato sulla giustizia sociale, sul benessere di tutti e sul rilancio delle opportunità per le nuove generazioni. La nostra mission sarà consolidare il rapporto con i territori, con gli amministratori, con chi tiene in piedi servizi, scuole, presidi sanitari, nel solco del percorso già avviato dal segretario regionale fin dalla scorsa elezione, in una Regione spesso dimenticata dal governo centrale. In questa fase si avvierà un confronto ampio sul futuro della Calabria, che affronteremo con impegno e determinazione, mettendo al centro una visione chiara, leadership politica e scelte coraggiose per il rilancio della nostra regione.  Il nostro partito, con la sua storia di militanza e impegno sociale, continuerà ad essere un laboratorio di idee, fucina di valori, vicino ai bisogni della gente e autentica risorsa per la nostra terra. Ci prepariamo a costruire l’alternativa alla destra ponendoci come punto di riferimento per una coalizione ampia, unita, coesa, capace di offrire un progetto politico inclusivo e volto al progresso della regione. Il Partito Democratico – conclude Giusy Iemma – si pone con fermezza l’obiettivo di essere alternativo al governo di destra che, tra tanti slogan e una narrazione spettacolarizzata, ha finora prodotto pochi risultati concreti per la Calabria. Le condizioni della sanità, delle infrastrutture e delle imprese ne sono una plastica dimostrazione.  La stagione congressuale sarà l’occasione per coagulare le diverse anime del nostro partito-comunità, andando sempre oltre gli individualismi e guardando al bene comune. Il nostro impegno è quello di costruire una società più equa, inclusiva, solidale dove ogni persona possa sentirsi protagonista di un futuro migliore». (c. a.)

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