Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 10:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

VERSO IL VOTO

A Rende gli svincoli autostradali sono il nuovo terreno di battaglia elettorale

Aspettando Settimo, Principe vede un’area-cuscinetto al posto dell’uscita attuale. Dove Ghionna va in sopralluogo per attaccare le sue politiche

Pubblicato il: 06/05/2025 – 16:28
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
A Rende gli svincoli autostradali sono il nuovo terreno di battaglia elettorale

RENDE «Con il mio collega Giacomo Mancini disegnammo, da sindaci, il Psu e la metroleggera. Il presidente Roberto Occhiuto dovrebbe proporre il Piano di bacino provinciale per un sistema di trasporti intermodale come lo concepimmo noi in tempi non sospetti: nei 160 milioni spariti della metroleggera c’era anche un hub nei pressi della stazione di Quattromiglia che avrebbe dovuto rappresentare la fermata dei pullman da tutta la provincia, sarebbe sparita l’autostazione dai centri abitati e si sarebbe irradiato da qui un nastro che avrebbe portato ai collegamenti per l’Unical»: sono alcuni degli argomenti che Sandro Principe ha rilanciato nel comizio di ieri al cinema Garden ma che aveva già affidato a settembre a un’intervista al Corriere della Calabria quando ancora non solo la sua candidatura, ma il voto stesso a Rende sembrava lontanissimo.

Tra “Cosenza nord” e Settimo

Nel comizio a braccio durato oltre un’ora e concluso con una standing ovation su citazione manzoniana, Principe ieri ha spiazzato tutti con l’annuncio del concorso di idee per la riconversione dell’area attualmente occupata dallo svincolo autostradale un tempo chiamato “Cosenza Nord”, da qualche anno orgogliosamente solo “Rende” ma presto – secondo l’ipotesi principiana – cancellato a favore della costruenda uscita a Settimo, funzionale all’area di Montalto in espansione edilizia ed economica oltre che hub della logistica anche grazie alla nuova stazione di Santa Maria, altro argomento di questa campagna elettorale. «La nuova area di raccordo a cui pensiamo sarà un modo per fare entrare meglio l’Unical nel tessuto di Rende – ha detto Principe –, chiameremo i migliori architetti e urbanisti per trasformare lo svincolo una volta che verrà chiuso».
Temi che si intersecano con la futuribile unione dei comuni e dei servizi, contenuto con cui i candidati a sindaco di Rende hanno riconvertito quello sulla città unica bocciata il 1° dicembre dalle urne referendarie.

La periferia divenuta fulcro

Siamo a Quattromiglia, toponimo romano che conserva i quattuor milia passuum con cui l’antica viabilità indicava la distanza dal capoluogo bruzio.
Viale Marconi, vecchio stradone delle rilegatorie e copisterie (tipico indotto universitario) che conduceva alla cittadella di Arcavacata, in 4 decenni si è trasformato nella promenade dei centri commerciali, degli hotel e di un vero e proprio distretto del cibo – dal gruppo planetario a quello locale che lo sfida nella formula “drive”, dalle pizzerie gourmet ai cocktail bar, dai pub ai ristoranti tra spaghetterie e cucina greca – che nel weekend si trasforma in una rambla, inavvicinabile senza prenotazione. E soprattutto è il quartiere dormitorio per i fuori sede, la zona residenziale dall’opinabile pianta urbanistica germogliata in poco più di un ventennio su un terreno pianeggiante e brullo a est della Salerno-Reggio Calabria. Ad alcuni ricorda la deregulation delle grandi periferie italiane, altri si sono spinti addirittura a evocare scenari da Scampia.

Ghionna: stravolto il modello Rende

Ieri pomeriggio, poco prima della convention di Principe al Garden, lo sfidante di centrodestra, Marco Ghionna, ha pubblicato un video proprio dallo svincolo in questione. L’attacco del messaggio sembrava a tema: «Vediamo molti candidati che parlano ai cittadini senza ascoltarli» ha detto Ghionna prima di criticare le politiche iniziate nel 1980 (la data non è casuale) e una «edificazione che ha stravolto il modello Rende» e segnalare il «traffico congestionato» che insiste sulla rotatoria. «Una volumetria più intelligente – ha argomentato – avrebbe potuto prevedere una strada più larga verso la zona industriale e l’Unical, evitando che il traffico pesante e veicolare entrasse nella città». L’annuncio del Garden ridimensiona il videomessaggio di Ghionna ma chi conosce il presidente dell’ordine degli ingegneri scommette che la sua contro-risposta non si farà attendere. (euf)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x