Regione, oggi il punto sui fondi europei. Censite circa 800 operazioni
In Cittadella il quinto Comitato di sorveglianza del programma 2021-27. Oltre 700 milioni l’importo finora ammesso. Si confida nel rispetto del target di spesa a fine anno

CATANZARO Per la Regione Calabria arriva il “tagliando” sulla gestione e sulla spesa dei fondi europei per il ciclo di programmazione 2021-27. Oggi in Cittadella il quinto Comitato di Sorveglianza del Programma operativo regionale Fesr Fse+ 2021-2027: a presiederlo il presidente della Regione Roberto Occhiuto, parteciperanno i rappresentanti della Commissione europea, del Dipartimento per le politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle Amministrazioni centrali e regionale, nonché gli esponenti del Partenariato istituzionale ed economico e sociale, l’Autorità di Audit, l’Autorità contabile, la Corte dei Conti e l’associazione Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo sociale europeo. Una decina i punti all’ordine del giorno: il primo riguarda l’informativa sullo stato di attuazione della programmazione 2021-27 e sulle previsioni di spesa.
L’informativa
Nell’informativa la Regione Calabria ricorda che «la dotazione finanziaria complessiva, che ha fatto seguito alla revisione in chiave Step, cui è stato sottoposto il Programma nel corso dell’anno 2024, ammonta a 3,060 miliardi» di cui il Fesr è pari a 2, 4 miliardi e il Fse è pari a 655 milioni. Attualmente sono censite 763 operazioni «per un importo pubblico ammesso pari a 719,9 milioni, che hanno prodotto pagamenti per 116,4 milioni». Per quanto concerne la spesa certificata, in base alle domande di pagamento presentate al 28 febbraio il valore cumulato – si riporta nella informativa – ammonta a circa 95 milioni.

Previsioni di spesa e target n+3 al 31 dicembre 2025
Nell’informativa la Regione specifica che le previsioni di spesa formulate dai Dipartimenti regionali coinvolti nel processo di attuazione del Programma «nel corso degli ultimi mesi sono state attentamente monitorate sia per verificarne la tenuta e l’attendibilità sia per tener conto delle nuove evidenze nel frattempo emerse con riflessi, in alcuni casi positivi in altri negativi che hanno reso necessario rideterminarne i valori a livello per ognuna delle procedure/operazioni interessate. Se le previsioni di spesa, al momento disponibili (303,6 milioni per il Fesr, e 105,5 milioni per il Fse) «non subiranno variazioni significative, a chiusura dell’anno in corso dovrebbero consentire di conseguire il target di spesa previsto: l’attuale margine tra previsioni e target (N+3) da conseguire è superiore di oltre 60 milioni». «Considerata la flessione negativa delle previsioni (oltre il 30/40%), l’attuale cuscinetto di sicurezza non può considerarsi soddisfacente. Per questo motivo – scrive ancora la Regione nella informativa- anche nei prossimi mesi, con cadenza periodica, saranno riproposti momenti di incontro con i Dipartimenti regionali, coinvolti nella gestione del Programma, per verificare la tenuta e l’attendibilità delle previsioni di spesa, con particolare riferimento a quelle relative alle procedure/operazioni maggiormente significative in termini di apporto al processo di formazione della spesa, ai fini del raggiungimento del target di spesa previsto al 31 dicembre 2025, e condividere, laddove necessario, le eventuali azioni correttive da attuare per assicurare il regolare avanzamento della spesa stessa. Poiché la regola del disimpegno automatico, fino all’annualità 2026, si applica a livello di Programma, senza distinzione alcuna tra fondi per i programmi plurifondo, pertanto, laddove uno dei due fondi dovesse registrare una migliore performance, in termini di spese certificate, le stesse potranno essere utilizzate per compensare il gap di spesa che dovesse registrarsi sull’altro». (a. c.)
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