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Doris Lo Moro: «Serve un sindaco per far rispettare Lamezia e i lametini»
«Serve un sindaco con un programma chiaro e preciso, costruito dal basso, che già nei primi 100 giorni dia un segnale di cambiamento vero»
Pubblicato il: 05/06/2025 – 11:07
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«I lametini hanno bisogno soprattutto di tre cose: risposte immediate, ascolto e serenità.
La vita è sempre più cara, manca il lavoro, tanti non riescono a pagare le bollette, i giovani scappano e la città si spopola.
Serve allora un sindaco che capisca a fondo, non si volti dall’altra parte e sappia come intervenire e risolvere i problemi.
Serve un sindaco che non lasci i cittadini da soli, soprattutto i più deboli: i piccoli, i disoccupati, gli anziani, le donne senza lavoro e reddito, gli ammalati, le vittime di abusi, ricatti, intimidazioni.
Per questo serve un sindaco competente, capace e libero, che non debba rispondere a padroni, manovre di palazzo, boss della politica, soliti marpioni pronti a patti col diavolo.
Serve un sindaco che sappia vestire i panni altrui e riesca a immedesimarsi in ogni persona; specie se in cerca di considerazione, aiuto, sostegno.
Serve un sindaco autorevole: per gestire il Comune con rigore e flessibilità, secondo la legge e con l’animo di valorizzare i lavoratori; per parlare con tutti senza pregiudizi e timori; per far rispettare Lamezia e i lametini, ottenere finanziamenti e garanzie su progetti di sviluppo reale, in modo da preparare un futuro migliore, aperto ai giovani e a tutte le generazioni.
Serve un sindaco che lotti contro la criminalità, anche usando armi di costruzione di massa: la cultura, l’aggregazione, la partecipazione, la collaborazione con la società civile, le forze dello Stato, il volontariato, le associazioni, l’impegno laico e religioso.
Serve un sindaco con un programma chiaro e preciso, costruito dal basso, che già nei primi 100 giorni dia un segnale di cambiamento vero e affronti di petto le questioni della crisi economica e i guai dell’isolamento urbano e della marginalità sociale, anche con gesti e parole di umanità, incoraggiamento, vicinanza.
Serve un sindaco inclusivo, che abbia esperienza, visione, rapporti istituzionali importanti a prescindere dalle bandiere di partito.
Serve un sindaco con una storia di lotte per il progresso e il bene comune; un sindaco che conosca i lametini e sia a sua volta riconosciuto; un sindaco che voglia amministrare a porte aperte e con il contributo di ciascuno, mai nelle stanze blindate del potere o agli ordini di generali o marescialli di partito.
Ecco, se pensi che io abbia questi requisiti, scegli me come tua sindaca. Dammi una mano a vincere, perché possa assumere, davanti a tutti, la responsabilità di guidare Lamezia verso il riscatto, il rilancio che merita».
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