Murone vince a Lamezia, per Furgiuele «un trionfo che vale per tutto il Sud»
Per il deputato della Lega «il centrodestra ha saputo valorizzare un candidato voce delle diverse anime della coalizione»

LAMEZIA TERME «Una vittoria affatto scontata, ci abbiamo lavorato e quindi è una vittoria che ha un significato, è un valore non soltanto territoriale e circoscritto nelle città di Lamezia Terme, ma ha un valore di carattere regionale, forse anche meridionale». È un Domenico Furgiuele sopraffatto dalla felicità quello che ai microfoni del Corriere della Calabria commenta la vittoria a sindaco di Mario Murone a Lamezia Terme.
Anche perché quello ottenuto è un ottimo risultato per il centrodestra, considerati gli ultimi insuccessi in Calabria, secondo il deputato della Lega. «Dopo tutte le sconfitte, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Isola Capo Rizzuto e Rende, la sinistra ferma la sua rincorsa e impatta contro un muro insormontabile, quello di un centrodestra unito che ha saputo valorizzare un candidato, dando spazio a quelle che erano le anime e le diverse liste». Secondo Furgiuele «tutti ci siamo impegnati nello stesso modo senza distinzione di ruolo, deputati, senatori, consiglieri regionali o semplici militanti, tutti accomunati da una sola volontà, quella di portare avanti il valore del centrodestra, vincere non solo per governare ma soprattutto per generare una classe dirigente. E in questa campagna elettorale siamo riusciti a creare anche questo. Grande entusiasmo come non se ne vedeva da tanto tempo».
«C’è un dato storico, la Lega alla sua prima competizione con la sua lista e con il suo simbolo si attesta al 9%, il dato più alto d’Italia in una realtà che non è di pochi abitanti, qui la Lega prende tre consiglieri comunali e porterà la sua anima combattiva, determinata, radicale all’interno di questo consiglio comunale».
E poi una considerazione su Matteo Salvini. «È ritornato a Lamezia Terme non solo per la campagna elettorale, ma è venuto già in passato tante altre volte per venire a parlare di fatti e soprattutto per prendere nuovi impegni. Il primo pensiero di Salvini è stato quello di tornare qui, per combattere a favore del candidato Murone in corrispondenza dei ballottaggi. C’erano ballottaggi in tutta Italia e in tutto il Mezzogiorno, ma lui è voluto venire a Lamezia Terme dove ha fatto i fatti e dove ha promesso grandi progetti». (gi.cu.)
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