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fenomeno longevità

Nove parametri per vivere a lungo

L’elisir dell’eterna giovinezza esiste davvero e si trova in Calabria. Esattamente in provincia di Reggio Calabria, a Bivongi, ai piedi del Monte Consolino. Gli esperti dicono che il sito può essere…

Pubblicato il: 16/06/2025 – 10:50
di Bruno Gemelli
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Nove parametri per vivere a lungo

L’elisir dell’eterna giovinezza esiste davvero e si trova in Calabria. Esattamente in provincia di Reggio Calabria, a Bivongi, ai piedi del Monte Consolino. Gli esperti dicono che il sito può essere chiamato “Borgo della Longevità”.
Perché?
Perché, a seguito di uno studio scientifico con mappatura mondiale fatto da National Geographic, risulterebbe che si tratta di un posto in cui vivono ultracentenari, sulla base di 9 parametri (Esercizio fisico, Scopo nella vita, Gestione dello stress, Regola dell’80% [Mangiare fino al 80% della sazietà può aiutare a limitare l’assunzione di calorie e a prevenire malattie legate all’obesità], Rapporto sociale, Appartenenza religiosa o comunitaria, Dedizione alla famiglia, Vita sociale e Rapporto con il luogo.
Il sito è immerso nella Vallata dello Stilaro, appunto a Bivongi, le cui origini basiliane risalgono all’XI secolo dal momento che è stato un fiorente centro di produzione della seta e dell’estrazione mineraria, come testimoniano ancora oggi miniere, ferriere e antichi mulini, come quello detto “Do’ (0 dì) Regnante”.
Il territorio incontaminato è, altresì, circondato da sorgenti termali e acque cristalline, tra le migliori in Calabria.
Le terme sono note come “Bagni di Guida”, dando il nome alla centrale idro-elettrica che fa parte del complesso di archeologia industriale. Il detto impianto si trova sulla sponda sinistra della fiumara dello Stilaro. L’edificio misura 11,5 per 6,5 metri. Ospitava due turbine Francis della società “Ing. Moncalvi & C” di Pavia che sfruttavano un salto di soli 22,5 m con una portata di concessione di 0,35 m³/s, derivata con uno sbarramento sul fiume Stilaro e convogliata alla centrale attraverso un canale una volta a cielo aperto, poi in galleria quindi in condotta, per una potenza di circa 80 kW alimentati da due alternatori da 90 kW prodotte dalla Ercole Marelli che compivano circa 600 giri al minuto.
Qui si trovano anche le Cascate del Marmarico, che, con i loro 144 metri di altezza, sono le più alte della Calabria.
Da ultimo ma non ultimo, occorre accennare al fattore spiritualità. Infatti in zona si trova il Monastero di San Giovanni Theristis (monaco italo-greco vissuto in Calabria, n.d.a.), gioiello dell’arte normanno-bizantina in Calabria e sede del monachesimo greco-ortodosso; qui si può ammirare “la Grangia degli Apostoli”. La Grangia è, al contempo, una comunità agraria benedettina fondata su un’organizzazione economica ed amministrativa propria e un fabbricato rustico con funzioni di magazzino o deposito.
A nord di Bivongi sorge il parco della Ferdinandea, ex fonderia borbonica, ma anche casino di caccia del re Ferdinando II di Borbone.
Più a nord ancora c’è Mongiana che sorge alle pendici del monte Pecoraro, sul versante orientale delle Serre calabresi. Qui c’era una fonderia, infatti furono costruite le rotaie per la prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici. Non solo, tutte le rotaie della linea ferroviaria fino a Bologna furono costruite sempre nella reale fabbrica; inoltre fu costruito il fucile da fanteria modello “Mongiana”. Era tanto importante la Fabbrica d’armi di Mongiana che ricevette la visita del re di Napoli Ferdinando II di Borbone: esattamente il 16 e 17 ottobre 1852.

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