Consegnati i lavori per il completamento della strada del Medio Savuto
Un’opera attesa da decenni che riduce l’isolamento e rilancia i territori del Reventino

SOVERIA MANNELLI Al via i lavori per il completamento del tratto stradale tra lo svincolo “Soveria Mannelli Nord/Borboruso” e quello “Soveria Mannelli Sud/Decollatura Nord” della strada del Medio Savuto, quella che per decenni, tra attese ed incompiute, è stata definita “la strada che non c’è”. L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha annunciato, nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Soveria Mannelli, la consegna dei lavori.
L’opera
Si tratta di un ulteriore segmento dell’arteria di collegamento tra la S.S. 280 dei Due Mari e la S.S. 616 del Medio Savuto, infrastruttura strategica per la mobilità e lo sviluppo dell’entroterra calabrese, in particolare dell’area del Reventino.
La consegna di questo lotto, finanziato dalla Regione Calabria con 15 milioni di euro, segue l’apertura al transito del tratto tra gli svincoli con la S.S. 616 e Borboruso, reso operativo recentemente. Grazie a questo nuovo appalto sarà possibile completare i circa 10 km di arteria stradale tra Decollatura Sud e la S.S. 616, recuperando anche le importanti opere d’arte parzialmente realizzate nel precedente appalto, tra cui le pile e le spalle dei viadotti.
L’opera, attesa da decenni e avviata alla fine degli anni ’80 per rompere l’isolamento del cuore della Calabria centrale, permetterà di connettere i centri montani ai principali snodi regionali, tra cui l’A2 del Mediterraneo, la S.S. 106 e l’Aeroporto di Lamezia Terme, in tempi sensibilmente ridotti e in condizioni di sicurezza e comfort decisamente superiori.
Il vicepresidente della Regione Calabria Filippo Pietropaolo ha sottolineato come «grazie al primo finanziamento da 3,5 milioni di euro, che ha consentito di completare un importante tratto di strada che ha ridotto di molto i tempi di percorrenza e reso più agevole e sicuro il percorso, e a un ulteriore stanziamento da 15 milioni, sarà possibile concludere un lotto strategico che consentirà all’area del Reventino di essere finalmente connessa in modo efficiente con l’Autostrada del Mediterraneo». Pietropaolo ha pure rimarcato come la realizzazione della strada del Medio Savuto ha una importante valenza di protezione civile, perché rappresenta una alternativa al tracciato autostradale nel caso si verificassero calamità naturali. «Non parliamo solo di un’opera pubblica – ha aggiunto Pietropaolo – ma di uno strumento che dà dignità a un territorio e nuove opportunità alle tante imprese che qui operano e che realizzano prodotti di eccellenza, spesso penalizzate da collegamenti. Già solo con l’apertura del nuovo tratto il vantaggio per le imprese è tangibile tanto da poter determinare, ad esempio, un risparmio di 500 euro sul trasporto di ogni container fino al porto di Gioia Tauro. E’ importante rimarcare che i nuovi lavori consentiranno di recuperare tutte le opere d’arte – ponti, gallerie – che erano rimaste incompiute e per questo erano finite giustamente al centro dell’attenzione mediatica. Oggi saniamo questi ritardi, rilanciando anche l’aspetto di una particolare efficienza amministrativa».
Un forte richiamo all’etica della responsabilità politica è venuto dal vicepresidente della Provincia Francesco Fragomele, che ha definito il completamento dell’opera come «un atto di giustizia infrastrutturale». «Il rispetto della parola data è il principio che ci ha guidati – ha dichiarato – e oggi, dopo quarant’anni di attese e rinvii, restituiamo a questi territori il diritto allo sviluppo. Non celebriamo solo un’infrastruttura, ma un patto mantenuto con i cittadini del Reventino e della Valle del Savuto. Sin dal primo momento, abbiamo messo mano al progetto del tratto Coraci-Borboruso. Insieme ai tecnici dell’Amministrazione provinciale – che ringrazio, a partire dall’ingegner Eugenio Costanzo – abbiamo fatto il punto, accelerato i processi, riattivato il dialogo con la Regione, grazie al lavoro dell’assessore Filippo Pietropaolo e alla disponibilità dei dirigenti dei settori Lavori pubblici e Programmazione. Il primo passo è stato il recupero di 3 milioni di euro, che ci ha consentito di completare e aprire al transito il primo tratto. Ma non ci siamo fermati lì. La promessa era quella di completare l’intera arteria di competenza provinciale. E così, abbiamo redatto una scheda da inserire nel Fondo di Sviluppo e Coesione, portandola all’attenzione del Ministro Raffaele Fitto. Dopo numerosi incontri, anche al Ministero insieme al vice presidente Pietropaolo, sono orgoglioso di poter dire, che la strada Coraci-Borboruso è finalmente realtà, e che la prosecuzione dei lavori verso Decollatura è pronta a partire grazie allo stanziamento formale di 15 milioni di euro. Si tratta di un risultato importante, frutto di un percorso lungo e non privo di ostacoli, che oggi raccoglie i frutti di una visione politica determinata e coerente. Abbiamo lavorato in sinergia con Regione, Comuni e tecnici per dare finalmente concretezza a uno sviluppo che non sia fatto di annunci, ma di fatti. E questo risultato ne è la prova. La strada è aperta, in tutti i sensi».
«Siamo davanti a un’opera che ha una valenza strategica nazionale e interregionale – ha affermato il presidente Mormile – e che rappresenta una svolta per i comuni del Reventino, migliorando la qualità della vita dei cittadini e sostenendo lo sviluppo economico e turistico dell’intera area interna calabrese». Un’opera, ha ricordato, «ideata oltre trent’anni fa ma mai conclusa: l’ennesima incompiuta che oggi trova finalmente una risposta concreta grazie all’impegno della Provincia, al sostegno della Regione e alla determinazione condivisa di voltare pagina». Dopo l’apertura della galleria del bivio Borboruso, già in esercizio, e il completamento del tratto Coraci-Borboruso, «oggi la Provincia consegna i lavori per un ulteriore tratto di circa 4,5 km che collega Soveria Mannelli Sud a Decollatura Nord, recuperando le opere d’arte parzialmente realizzate negli anni ’90 e poi rimaste abbandonate».
Ad aprire l’incontro – al quale hanno preso parte anche i progettisti, i rappresentanti delle imprese esecutrici – è stato il sindaco di Soveria Mannelli Michele Chiodo, che ha ricordato con commozione «l’impegno del compianto presidente Michele Traversa, tra i primi a credere nella necessità di questa arteria per superare l’isolamento delle aree interne», e ha poi ringraziato Provincia e Regione per «aver dato concretezza a un’opera che ha già prodotto risultati tangibili sulla viabilità e sull’economia del territorio».
I dettagli tecnici
Il dirigente dell’Area Tecnica della Provincia di Catanzaro, ing. Eugenio Costanzo, ha illustrato i dettagli tecnici dell’infrastruttura. Il tratto già aperto al traffico – ha spiegato – consente in soli 3 minuti il collegamento tra lo svincolo di Coraci sulla S.S. 616 e quello di Borboruso, a fronte dei circa 15 minuti necessari sul vecchio tracciato. Una percorrenza veloce (80-100 km/h), resa possibile da standard progettuali elevati: carreggiata di categoria C1 extraurbana secondaria, ampiezza complessiva di 10,50 metri, due svincoli sfalsati, galleria lunga oltre 900 metri, viadotti, cavalcavia e opere di contenimento realizzate o recuperate da precedenti appalti. L’intervento appena consegnato consentirà di completare un tracciato continuo di circa 10 km, connettendo Decollatura Sud alla S.S. 616 e servendo un ampio bacino di comuni della Comunità Montana del Reventino e oltre: da Conflenti a Scigliano, da Nocera Terinese a Tiriolo, fino a San Pietro Apostolo e Martirano Lombardo.
I lavori sono stati eseguiti dal R.T.I. con capogruppo l’Impresa Graziano Domenico e diretti dallo Studio Angotti tramite i suoi direttori tecnici, gli ingegneri Giovanni e Domenico Angotti, con il costante e proficuo apporto dell’ing. ing. Costanzo, Rup dell’opera. L’intervento appena consegnato consentirà di completare un tracciato continuo di circa 10 km, connettendo Decollatura Sud alla S.S. 616 e servendo un ampio bacino di comuni della Comunità Montana del Reventino e oltre, e sottraendo all’abbandono ed al degrado le importanti opere in parte eseguite nel precedente appalto, quali il viadotto 3 lungo circa 800 m e i viadotti 2 (lungo 166 m) e 2bis (lungo 66m), rimaste interrotte a seguito della risoluzione del contratto.
La prossima sfida è quella di ottenere dal Mit un finanziamento di circa 150 milioni di euro per ammodernare il percorso fino al Marcellinara e alla statale 280 “dei Due Mari” – prioritaria la realizzazione un by-pass per superare il “collo di bottiglia” rappresentato dall’abitato di Tiriolo – , per rendere più rapido ed agevole il collegamento tra il territorio del Reventino e Catanzaro.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato