Aou di Cosenza, la maggioranza a razzo. Primo velocissimo via libera alla legge Caputo
In terza Commissione del Consiglio regionale approvata la proposta destinata a rivoluzionare l’assetto dell’intera sanità calabrese

LAMEZIA TERME E’ stata messa subito ai voti ed è stata subito votata, senza perdere tempo. La proposta di legge per istituire l’azienda ospedaliera universitaria di Cosenza – e di fatto rivoluzionare l’assetto dell’intera sanità calabrese- supera il primo step a tempi di record, con il via libera nella terza Commissione del Consiglio regionale a distanza di nemmeno due settimane dalla sua presentazione. Promossa dal vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo, uno dei “fedelissimi” del governatore Roberto Occhiuto, e poi sottoscritta anche dai consiglieri Graziano, De Francesco e Straface, la proposta di legge – in realtà “camuffata” come modifica a una precedente normativa sulla sanità del 2021 – prevede in buona sostanza la futura nascita dell’Aou al posto dell’attuale azienda (solo) ospedaliera “Annunziata” alla luce dell’istituzione della Facoltà di medicina a Cosenza. Corsia preferenziale, dunque, al testo “Caputo e altri”, a conferma del fatto che si tratta di una priorità per il presidente della Regione e per la coalizione di centrodestra, come anticipato dal Corriere della Calabria.
Cosa prevede la proposta di legge
Nel dettaglio, la proposta di legge di Caputo prevede l’inserimento nella legge regionale 33 del 3021 di tre articoli. Il primo istituisce l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cosenza, «dotata di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica, che subentrerà a tutti i rapporti attivi e passivi all’attuale Azienda ospedaliera “Annunziata – Mariano Santo – S. Barbara” di Cosenza». Il secondo articolo subordina la nascita dell’Aou all’emanazione e alla successiva pubblicazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in base alla legislazione nazionale. Un altro articolo detta la relativa disciplina transitoria dei rapporti di collaborazione tra Azienda ospedaliera di Cosenza e l’Università della Calabria.

Il dibattito in “Terza”
Mezzora, tanto è durato in terza Commissione il dibattito sulla proposta di legge, che è andata avanti a tamburo battente, come si può intuire dal resoconto di seduta. Favorevole Ferdinando Laghi (DeMa), ormai allineato alla maggioranza di centrodestra. «E’ normale – sostiene Laghi – che a una facoltà di medicina sia affiancato un ospedale o policlinico e che lo stesso sia collocato in adiacenza alla struttura universitaria. La creazione di più strutture sanitarie potrebbe dar luogo ad una competizione virtuosa». Ovviamente favorevole la presidente della Commissione Pasqualina Straface, firmataria della Pdl: La proposta scaturisce ed è consequenziale alla nascita delle facoltà di medicina nella città di Cosenza e va, comunque, nella direzione di rendere attrattivo il sistema sanitario calabrese». A fornire dettagli tecnici per il Dipartimento Salute e Welfare la dirigente Teresa Celestino: «La proposta di legge – osserva – si pone in armonizzazione con gli atti avviati dalla Regione e col programma di assistenza, formazione e ricerca». Quindi Caputo, che precisa che «alla proposta dovrà seguire un Dpcm» e chiede alla presidente di mettere ai voti il provvedimento. Che viene approvato dalla “Terza” con l’astensione della democrat Amalia Bruni, motivata dall’esigenza – dice la Bruni – «di approfondire il provvedimento con gli altri componenti del gruppo Pd». Ora la proposta di legge passa all’esame della Commissione Bilancio per il parere finanziario prima di approdare in Consiglio regionale per il via libera definitivo. Un via libera che a questo punto sembra davvero dietro l’angolo. (a. cant.)
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