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La Terra di Piero lancia l’ultimatum: «O Cosenza difende il Parco Piero Romeo o smontiamo tutto»

Il presidente Sergio Crocco dopo gli atti vandalici: «Istituzioni assenti. Il 15 luglio ci ritroveremo lì non per festeggiare, ma per capire se andare avanti oppure no»

Pubblicato il: 02/07/2025 – 13:13
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La Terra di Piero lancia l’ultimatum: «O Cosenza difende il Parco Piero Romeo o smontiamo tutto»

COSENZA È un grido accorato, pieno di amarezza ma anche di determinazione, quello lanciato da Sergio Crocco, presidente dell’associazione La Terra di Piero, che da anni rappresenta uno dei punti di riferimento più solidi per la solidarietà e l’impegno civile nella città di Cosenza.
Questa volta però, la misura è colma. Gli ennesimi atti vandalici al Parco Piero Romeo, l’area accessibile creata per far giocare anche e soprattutto i bambini con disabilità, hanno portato Crocco e i volontari sull’orlo della resa:
«Il parco viene vandalizzato quotidianamente – denuncia sui suoi canali social – e noi non ce la facciamo più a combattere da soli una battaglia che ci vede perdenti».
Dal 2016 il Parco Piero Romeo è stato un simbolo di inclusione e speranza. Ogni anno La Terra di Piero ha organizzato una festa per il compleanno del parco, con concerti, dolci, giochi, abbracci. Ma il 15 luglio, per il nono compleanno, sarà tutta un’altra storia: «Sarà un giorno decisivo. Ci ritroveremo lì non per festeggiare, ma per capire se andare avanti oppure no».
Le parole di Crocco non lasciano spazio a interpretazioni: le telecamere non bastano, i volontari fanno ronde ma non riescono a essere sempre presenti, e – accusa – le istituzioni sono completamente assenti.
«Appena ci distraiamo un’ora – scrive – i bastardi riprendono a fare danni. E le istituzioni se ne sbattono altamente».

Un ultimatum alla città

Per questo, il 15 luglio sarà una sorta di “referendum civico”: «Faremo una conta – dice Crocco – e vedremo se Cosenza vuole ancora quest’oasi di civiltà o ha deciso che può farne a meno». Se la risposta sarà negativa, la decisione è già stata presa: i giochi del parco saranno smontati e portati in Tanzania, dove l’associazione è attiva da anni e, come ricorda il presidente, «avranno il rispetto che meritano». Il 15 luglio, dunque, Cosenza è chiamata a scegliere. Non sarà solo una festa, ma un momento di verità. (f.v.)

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