Tempo di scelte in Consiglio regionale: tornano i “super consulenti” – NOMI
L’Ufficio di presidenza individua gli esperti esterni per le problematiche giuridico amministrative particolarmente complesse. Per loro un compenso di oltre 1,7mila euro al mese

REGGIO CALABRIA Designati per cinque mesi, con un compenso di oltre 1,7mila euro al mese. Tornano i “super consulenti” del Consiglio regionale, i super esperti esterni nominati – in modo bipartisan – dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Alemanni ai sensi di una legge regionale del 1998: si tratta degli avvocati Massimo Canale, Domenico Caputo, Maurizio Cortese, Luigi Muraca e Carmela Squillacioti. Nominati perché – si legge nella delibera adottata lo scorso 2 luglio – l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale «si trova spesso ad affrontare problematiche giuridico-amministrative complesse e necessita, pertanto, di essere coadiuvato da professionisti esperti esterni altamente qualificati, estranei allo svolgimento delle funzioni gestionali che restano affidate “ope legis” ai dirigenti». Da qui – prosegue la delibera dell’Up di Palazzo Campanella – l’esigenza di «individuare tra soggetti di particolare qualificazione gli esperti esterni». I cui compiti – si legge ancora – saranno variegati: «La promozione di processi di riforma dell’azione amministrativa attraverso lo studio di progetti di innovazione dell’ente; garantire supporto nell’interpretazione delle sentenze della Corte Costituzionale e successivi adempimenti; assicurare sostegno tecnico – giuridico all’Ufficio di Presidenza e alla struttura burocratica del Consiglio regionale in materia di gestione delle risorse umane nella pubblica amministrazione; procedere alla riorganizzazione dei servizi amministrativi e tecnici dell’ente al fine di migliorare l’efficacia e la funzionalità della struttura organizzativa, nonché i livelli di qualità dell’azione amministrativa; intervenire sulle procedure di gestione amministrativa del Consiglio regionale per garantire la piena attuazione dei principi di trasparenza dell’azione, la semplificazione delle procedure e l’individuazione di metodi e strumenti in grado di migliorare la produttività e la qualità dei servizi forniti». (c. a.)
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