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Tempo di scelte in Consiglio regionale: tornano i “super consulenti” – NOMI

L’Ufficio di presidenza individua gli esperti esterni per le problematiche giuridico amministrative particolarmente complesse. Per loro un compenso di oltre 1,7mila euro al mese

Pubblicato il: 04/07/2025 – 16:59
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Tempo di scelte in Consiglio regionale: tornano i “super consulenti” – NOMI

REGGIO CALABRIA Designati per cinque mesi, con un compenso di oltre 1,7mila euro al mese. Tornano i “super consulenti” del Consiglio regionale, i super esperti esterni nominati – in modo bipartisan – dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Alemanni ai sensi di una legge regionale del 1998: si tratta degli avvocati Massimo Canale, Domenico Caputo, Maurizio Cortese, Luigi Muraca e Carmela Squillacioti. Nominati perché – si legge nella delibera adottata lo scorso 2 luglio – l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale «si trova spesso ad affrontare problematiche giuridico-amministrative complesse e necessita, pertanto, di essere coadiuvato da professionisti esperti esterni altamente qualificati, estranei allo svolgimento delle funzioni gestionali che restano affidate “ope legis” ai dirigenti». Da qui – prosegue la delibera dell’Up di Palazzo Campanella – l’esigenza di «individuare tra soggetti di particolare qualificazione gli esperti esterni». I cui compiti – si legge ancora – saranno variegati: «La promozione di processi di riforma dell’azione amministrativa attraverso lo studio di progetti di innovazione dell’ente; garantire supporto nell’interpretazione delle sentenze della Corte Costituzionale e successivi adempimenti; assicurare sostegno tecnico – giuridico all’Ufficio di Presidenza e alla struttura burocratica del Consiglio regionale in materia di gestione delle risorse umane nella pubblica amministrazione; procedere alla riorganizzazione dei servizi amministrativi e tecnici dell’ente al fine di migliorare l’efficacia e la funzionalità della struttura organizzativa, nonché i livelli di qualità dell’azione amministrativa; intervenire sulle procedure di gestione amministrativa del Consiglio regionale per garantire la piena attuazione dei principi di trasparenza dell’azione, la semplificazione delle procedure e l’individuazione di metodi e strumenti in grado di migliorare la produttività e la qualità dei servizi forniti». (c. a.)

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