Il presidente di Regione non è un “governatore”
Capita spesso leggere che taluni Presidenti di Regione vengono chiamati “Governatori”. Ecco perché è importante chiarire la differenza tra Presidente e Governatore. Per la lingua italiana essa consis…

Capita spesso leggere che taluni Presidenti di Regione vengono chiamati “Governatori”. Ecco perché è importante chiarire la differenza tra Presidente e Governatore. Per la lingua italiana essa consiste a seconda del contesto in cui la definizione viene usata: Presidente attiene al capo dell’organo esecutivo della Giunta Regionale, mentre Governatore può essere riferito al capo di una istituzione finanziaria: per esempio il Governatore della Banca d’Italia.
Il Presidente della Regione è il capo della Giunta Regionale; mentre Governatore può essere riferito al capo di una istituzione finanziaria; per esempio: al Governatore della Banca d’Italia. Il Presidente di Regione è il capo della Giunta Regionale che è l’organo esecutivo dell’Ente. Secondo l’articolo 121 della Costituzione esso è un organo monocratico dell’Ente. La sua figura è disciplinata dalla Costituzione e dallo statuto regionale. Secondo la Costituzione il Presidente della Giunta rappresenta la regione. Spetta a lui, pertanto, la nomina e l’eventuale revoca dei componenti la Giunta. Sul Presidente grava anche la responsabilità della politica regionale, nonché la promulgazione delle leggi e dei regolamenti regionali. Rappresenta anche la Regione nei rapporti con lo Stato.
Forse in Calabria siamo rimasti indietro di anni, quando il termine “governatore” veniva usato per gli alti funzionari che venivano preposti al governo di un territorio in nome dell’autorità politica che li aveva nominati. Per farla breve, in Italia, l’unico che può fregiarsi del titolo di “governatore” è sicuramente il capo della Banca d’Italia.
Detto ciò si capisce come la parola “governatore” attribuita ai presidenti di regione, non sia corretta. Si dirà: non è certamente una definizione che possa mutare il ruolo di un presidente di regione. Certamente. Ma è anche opportuno indicare le persone in base al ruolo che hanno. Tanto su ciascuno grava la responsabilità che il “mandato” comporta: nel caso di una Regione, rappresenta l’Ente nei rapporti con lo Stato e con gli enti pubblici.