Interdittiva antimafia, estesa la sospensione fino alla decisione del Prefetto. Morcavallo: «Decisione importante»
La Corte Costituzionale si è espressa sull’articolo 34 bis del Codice antimafia. L’avvocato: «Sentenza positiva per tutte le imprese»

ROMA Importante precisione presa dalla Corte Costituzionale, che con la sentenza 109 del 17 luglio ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 34 bis del Codice antimafia nella parte in cui non prevede che all’esito del controllo giudiziario si protragga la sospensione della interdittiva antimafia sino alla decisione della Prefettura sulla domanda di aggiornamento. «E’ una decisione importantissima – ha commentato l’avvocato Oreste Morcavallo, noto amministrativista e costituzionalista calabrese che da tempo scrive sulla materia – non solo perché colma un vuoto legislativo immotivato e dannoso, ma perché nella motivazione traccia un notevole excursus legislativo-giurisprudenziale sul tema del controllo giudiziario. La sentenza della Consulta si colloca in un quadro legislativo che ha modificato il Codice Antimafia, con il contraddittorio e le misure alternative alla interdittiva, che ha approvato ancor di recente la norma del Codice degli appalti sugli effetti del controllo sui contratti in corso. Una sentenza positiva per tutte le imprese sottoposte al controllo giudiziario, che fruiscono della sospensione della interdittiva sino a quando la Prefettura non aggiorna il provvedimento sanzionatorio».
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