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lo stabilimento balneare

Lido Azzurro di Crotone esempio di inclusione e rispetto dei disabili

Il CNDDU elogia i servizi offerti dallo stabilimento: dalle cabine alle aree riservate, dalla sedia Job ai servizi di supporto

Pubblicato il: 23/07/2025 – 22:32
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Lido Azzurro di Crotone esempio di inclusione e rispetto dei disabili

CROTONE In Calabria c’è un lido che secondo il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) si è dimostrato un esempio nell’ambito dell’inclusione e del rispetto delle persone con disabilità: «CNDDU – si legge nella nota – desidera porre all’attenzione dell’opinione pubblica un’iniziativa significativa, meritevole di essere valorizzata come buona pratica di inclusione sociale e di rispetto della dignità della persona: l’esperienza del Lido Azzurro di Crotone, segnalata da diverse famiglie e associazioni impegnate nell’ambito della disabilità. Grazie alla collaborazione con le associazioni Casa di Julia e Gli Altri Siamo Noi, nonché con il contributo di alcune famiglie del movimento Autismo KR, il lido – evidenzia la nota – ha messo a disposizione 12 ombrelloni e 12 cabine gratuite – sei per ciascuna associazione – in un’area dedicata e riservata a giovani con disabilità. Un gesto che va ben oltre la semplice concessione logistica: riflette una profonda visione dei diritti umani, fondata sulla libertà di movimento, il diritto alla partecipazione e la possibilità concreta di godere del tempo libero in sicurezza e autonomia».

I servizi offerti

Tra i servizi offerti dal lido, spiccano:

  • Accesso completo e facilitato a tutti gli spazi del lido, comprese le docce (fredde e calde);
  • Utilizzo della sedia Job, uno strumento che consente alle persone con disabilità motorie di raggiungere il mare e fare il bagno in tutta sicurezza;
  • Supporti di salvataggio specifici, come giubbotti e salvagenti progettati per le esigenze dei bagnanti con disabilità;
  • Attività ludico-ricreative condotte da operatori qualificati, in un ambiente sereno e protetto.

«Queste azioni, concrete e ben organizzate, non costituiscono semplici “servizi aggiuntivi”, ma – precisa la nota – rappresentano l’attuazione pratica di ciò che troppo spesso viene ancora trattato in termini puramente teorici: l’inclusione attiva e il diritto alla felicità per tutte e tutti, senza esclusioni. Il CNDDU – conclude – ritiene fondamentale dare visibilità a questi esempi virtuosi, affinché diventino fonte d’ispirazione per altre realtà territoriali e per gli operatori del turismo. La disabilità non deve mai essere percepita come un ostacolo alla piena partecipazione alla vita sociale, culturale e ricreativa. Iniziative come quella del Lido Azzurro dimostrano che, con volontà, sensibilità e competenza, è possibile costruire un’Italia più giusta, accogliente e rispettosa dei diritti umani. Un grazie sentito a chi, ogni giorno, si impegna per trasformare la parola “inclusione” da slogan a realtà».

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