Sunsetland, il festival di Reggio Calabria diventa un caso politico
Forza Italia: «74 mila euro per il direttore artistico, cifre da Festival di Cannes». La replica del Pd: «Noi costruiamo una nuova visione»

REGGIO CALABRIA «Una cifra spropositata, da festival internazionale, per un evento che ha riempito a malapena qualche fila ogni sera”: Forza Italia va all’attacco del Sunsetland Summer Fest e, in particolare, dei 74 mila euro stanziati dal Comune per l’affidamento diretto della direzione artistica del format “DJ Sunset Arena». Non usano mezzi termini i consiglieri comunali Federico Milia, Antonino Maiolino, Roberto Vizzari e Antonino Zimbalatti (Forza Italia) definendo l’operazione “fallimentare” e “mal gestita”. I quattro annunciano una richiesta formale di accesso agli atti e un approfondimento con il settore finanze per verificare i dettagli della spesa.
«74mila euro per la direzione artistica di un solo format inserito nel cartellone estivo del Sunsetland è pura follia – scrivono Milia, Maiolino, Vizzari e Zimbalatti in una nota congiunta – soprattutto considerando le modalità discutibili con cui è stata gestita la comunicazione dell’evento e il riscontro oggettivamente scarso da parte del pubblico. Sin da subito avevamo espresso forti perplessità sull’improbabile resa del festival e sulla sua sostenibilità economica. Oggi, quelle perplessità si stanno tristemente confermando: i numeri parlano chiaro, si tratta di cifre fuori scala rispetto al coinvolgimento effettivo del territorio. Chiediamo la sospensione degli eventi ancora in programma – concludono – e la riallocazione immediata delle risorse disponibili verso progetti realmente utili e tangibili per la città e la cittadinanza» concludono gli esponenti di minoranza.
La replica della maggioranza
«Il centrodestra continua a dimostrare un’incapacità preoccupante di cogliere una visione più ampia e strutturata dei progetti culturali e turistici della città. Le critiche mosse al Sunsetland fest rivelano, ancora una volta, una mentalità miope, legata esclusivamente alla conta dei numeri e del pubblico, incapace di leggere le dinamiche strategiche che guardano alla crescita e alla promozione del territorio nel medio e lungo periodo». Ad affermarlo in una nota sono i Gruppi di maggioranza in consiglio comunale.
«A sfuggire completamente alla minoranza di centrodestra è il senso stesso del festival: Sunsetland non nasce con l’obiettivo di “riempire l’Arena” o fare semplicemente intrattenimento. Sarebbe stato facile limitarsi a organizzare qualche concerto in piazza. Ma noi abbiamo scelto un’altra strada, più ambiziosa e più utile per il futuro della nostra Reggio. È dare la possibilità alle persone, cittadini o turisti, di vivere momenti di spensieratezza e leggerezza, lasciandosi portare dalla bellezza dei colori dei nostri tramonti» hanno aggiunto i consiglieri dei Gruppi di maggioranza.
Facendo un passo indietro alla genesi di Sunsetland: «Il progetto – hanno proseguito i consiglieri – nasce da uno studio approfondito condotto dalla società Filmmaster che ha evidenziato una delle criticità della nostra offerta turistica: tanti visitatori arrivano in città, ma restano poco. Visitano il Lungomare, i Bronzi, ma in poche ore hanno già esaurito il percorso. Manca un’esperienza immersiva, un’identità visiva ed emozionale forte, che inviti a restare, a vivere la città. È da qui che nasce Sunsetland: dalla consapevolezza che uno dei patrimoni più unici e suggestivi di Reggio è proprio il suo tramonto, capace ogni sera di trasformarsi, di emozionare, di raccontare la città con sfumature diverse di luce e di colori. Un elemento naturale che abbiamo deciso di trasformare in valore, cultura, identità. Non è marketing, è visione. Abbiamo immaginato un festival che si sviluppa da luglio a settembre, con il coinvolgimento delle strutture ricettive, dei deejay locali, dei giovani artisti, per valorizzare questo momento magico e farne un simbolo riconoscibile, replicabile e comunicabile nel mondo. È un investimento sull’immagine della città, non solo sull’intrattenimento».
In conclusione: «A rimanere delusi sono solo quelli che non riescono a vedere oltre la riga dei bilanci. Perché Sunsetland nasce per costruire un’identità che parta dalla bellezza e dalle peculiarità di Reggio, in grado di attrarre, trattenere, emozionare. Il centrodestra, invece essere contento per le novità che coinvolgono la città, sembra quasi gioie e sperare che le cose non vadano bene. Come se le iniziative non fossero per la città, ma solo appannaggio di una parte perché è così che loro intendono la politica. Ma noi la intendiamo come servizio».