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il centrodestra e le regionali

Occhiuto e il messaggio “biblico” ad Azione sulle dimissioni: «Non sapete quando sarà il momento»

Lo strappo con la pattuglia di Calenda: «Pensavano di poter stare un altro anno ad alzare il prezzo con un presidente azzoppato e indebolito…»

Pubblicato il: 03/08/2025 – 10:12
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Occhiuto e il messaggio “biblico” ad Azione sulle dimissioni: «Non sapete quando sarà il momento»

SOVERATO Si complica (diciamo si esclude) l’alleanza con Azione per le regionali d’autunno. A sentire Roberto Occhiuto si direbbe molto complicata quella relazione, sì. Nell’intervista di ieri sera a Soverato per il Magna Graecia Film Festival (nella foto), un breve ma spassoso passaggio è stato dedicato dal governatore a Carlo Calenda e alle ricadute locali nei rapporti tra il presidente dimissionario (e ricandidato) e la pattuglia dei calendiani a Palazzo Campanella.
Occhiuto apre una parentesi nel cuore dell’intervista a Tommaso Labate, calabrese di Marina di Gioiosa, firma di punta del politico del Corsera: «Ho chiamato Calenda e gli ho chiesto scusa perché, è vero, mi aveva cercato e io poi non lo avevo richiamato. Ma gli ho detto anche che, purtroppo, è stato sfortunato perché come spesso capita a Calenda, che io stimo perché è una persona molto intelligente, fa le dichiarazioni più intempestive possibili». Per facilitare le cose a chi magari non conosce la vicenda (QUI i prodromi), Occhiuto spiega: «Gli ho detto “guarda Carlo, mi dispiace perché non ti ho chiamato, hai ragione, ma queste tue dichiarazioni sul governo regionale credo siano come al solito intempestive perché fra due ore io dirò che mi dimetto e l’alleanza con Azione sarà complicato farla dopo quello che tu hai detto». Poi una stoccata – senza fare nomi – ha chi sembra aver seguito subito l’ordine di scuderia del leader romano: «Ai consiglieri regionali che stavano cominciando a dimostrare una voglia di distinguersi che mai avevano avuto nei quattro anni precedenti ho detto che Calenda aveva ragione. Qualche giornalista ha scritto che Calenda aveva detto “Occhiuto non è il Papa”. A quel consigliere regionale (Graziano, ndr) ho detto “sì, non mi sento il Papa, ma ho letto il Vangelo”. Ho invitato i consiglieri regionali a leggerlo e soprattutto a leggere Marco 13.33, che dice “vegliate, fate attenzione perché non sapete quando sarà il momento”. Se pensavano di poter stare un altro anno ad alzare il prezzo con un presidente azzoppato e indebolito si sono sbagliati…». E il momento biblico è arrivato. Dimissioni, poi discorso chiuso con Azione. In entrambi i sensi, forse. (redazione@corrierecal.it)

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