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la campagna di legambiente

In buona salute i laghi silani: «acque pulite e dati entro i limiti di legge»

Il report dell’associazione ambientalista nei 5 punti monitorati. «Una buona notizia, ma non basta. Serve governance efficace»

Pubblicato il: 06/08/2025 – 10:34
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In buona salute i laghi silani: «acque pulite e dati entro i limiti di legge»

Goletta dei Laghi 2025, la campagna di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani, giunge all’ultima tappa della sua ventesima edizione. Tra i boschi e i laghi dell’altopiano silano, sono stati presentati i dati sui monitoraggi effettuati e il dossier che ha redatto sui laghi silani in cui sintetizza 10 proposte su cui lavorare per la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi lacustri silani. I 5 punti monitorati nei laghi Arvo, Cecita, Ampollino, Ariamacina e del Passante – un punto per ciascun lago – sono risultati tutti entro i limiti di legge per quanto riguarda le concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Bene anche i dati chimico-fisici: i valori di pH, conducibilità, azoto, nitriti, nitrati, fosforo, cloruri e solfati risultano tutti nei range delle classi di qualità più elevate. Accanto ai dati positivi, però, Legambiente torna a sollevare la necessità di una governance più efficace: ancora oggi, nonostante questi bacini ricadano dentro un Parco nazionale e aree Natura 2000, mancano monitoraggi istituzionali regolari, e il Piano regionale di tutela delle acque non viene aggiornato dal 2009.

«Una buona notizia, ma non basta»

«La notizia è buona: le acque dei laghi silani sono pulite, e i dati lo confermano. Ma non basta. Perché le analisi di Goletta dei Laghi sono le uniche che monitorano lo stato di salute dei bacini lacustri silani e sullo stato delle acque superficiali della Regione mancano aggiornamenti dal 2009. A maggior ragione oggi serve una strategia di lungo periodo che faccia leva su questi risultati positivi per costruire una gestione integrata e sostenibile di bacini che hanno un ruolo centrale nel fornire acqua potabile, energia e valore naturalistico a tutto il territorio», dichiara Antonio Nicoletti presidente del circolo Legambiente Sila. «Le nostre analisi – prosegue – dimostrano che questi laghi possono essere un modello, ma il vuoto istituzionale e la mancanza di attenzione per questi ecosistemi pesa: serve uno sforzo condiviso per rafforzare la rete di conoscenza, monitoraggio e sorveglianza, anche attraverso analisi costanti dei sedimenti e una gestione più sostenibile delle concessioni idroelettriche. Siamo pronti a collaborare con istituzioni e attori locali per rafforzare la tutela di questi bacini, nell’interesse della biodiversità e dello sviluppo sostenibile delle comunità che da questi laghi dipendono».

«Rendere balneabili i laghi silani»

A sottolineare le potenzialità turistiche è Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria: «La vocazione della Sila è chiara: turismo attivo e sostenibile, mobilità dolce, valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche, dei paesaggi, dei villaggi rurali e delle località turistiche. Ma oggi tutto questo non riesce a esprimersi appieno. È urgente avviare il percorso per rendere balneabili i laghi silani, superando limiti gestionali e resistenze burocratiche. Sarebbe un passo decisivo per ampliare l’offerta turistica e rafforzare un’economia locale radicata sul territorio, legata alle produzioni biologiche e alla tutela ambientale. La balneabilità dei laghi, inoltre, supererebbe anche la mancanza di monitoraggi e analisi sulla qualità delle acque che ad oggi assurdamente non vengono realizzati».  Uno snodo cruciale, spiegano ancora Parretta e Nicoletti, sarà quello delle concessioni idroelettriche in scadenza nel 2029: «È il momento di immaginare un nuovo modello: riportare la gestione di questi invasi nei territori, garantire benefici concreti alle comunità locali e integrare le esigenze produttive con la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità».

Un patrimonio da tutelare

In occasione della tappa di Goletta dei Laghi in Calabria, Legambiente lancia oggi 10 proposte operative per garantire una tutela concreta e duratura dei bacini silani. I 10 interventi sono sintetizzati nel dossier che ricostruisce la storia e le caratteristiche degli ecosistemi lacustri silani, analizza lo stato della depurazione nelle aree turistiche del territorio e raccoglie i risultati dei monitoraggi effettuati da Goletta dei Laghi negli ultimi sei anni. Si parte dalla necessità di conoscere meglio questi ecosistemi attraverso monitoraggi sistematici delle acque e dei sedimenti, per valutare l’impatto sulla tutela della natura delle attività idroelettriche, agricole e zootecniche. Fondamentale è anche il nodo della depurazione: Legambiente chiede interventi puntuali, a cominciare dalla realizzazione del depuratore di Trepidò sul Lago Ampollino e dalla riduzione degli inquinanti agricoli e zootecnici in tutti i bacini. Per la biodiversità, servono azioni per frenare il degrado degli habitat e applicare soluzioni fondate sulla natura. Il dossier propone anche di incentivare attività a basse emissioni e certificare le produzioni locali sostenibili, oltre a fermare nuove urbanizzazioni, intervenendo sull’abusivismo edilizio nell’area del Lago Ampollino e rafforzando i controlli contro il bracconaggio e altri impatti sugli ecosistemi. Uno degli obiettivi strategici è rendere balneabili i laghi Arvo e Ariamacina, come già avvenuto per il Lago di Barrea in Abruzzo, e garantire trasparenza e legalità nelle concessioni turistiche e produttive. Per voltare davvero pagina serve un cambio di passo nelle responsabilità pubbliche: coinvolgere attivamente i comuni nella gestione della risorsa idrica, e promuovere un nuovo turismo lacustre valorizzando Lorica e il Lago Arvo, puntando al loro riconoscimento nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Infine, (10) l’associazione rilancia la necessità di costruire un percorso di partecipazione attraverso i contratti di lago, per aprire un confronto pubblico sulle scelte territoriali e garantire trasparenza nella gestione dei bacini.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche

Nella edizione della Goletta dei Laghi, in Calabria sono stati monitorati cinque laghi: il lago Arvo, il lago Cecita, il lago Ampollino, il lago del Passante e il lago Ariamacina. I cinque punti monitorati – uno per ciascun lago – sono risultati tutti entro i limiti di legge per quanto riguarda le analisi microbiologiche.  Nel dettaglio, nel lago Arvo è stato campionato l’accesso principale sul lungolago lato Nord in località Lorica a San Giovanni in Fiore, punto che dopo ess ere risultato fortemente inquinato nel 2022, dal 2023 risulta sempre nei limiti. Nel lago Cecita il prelievo è avvenuto antistante il centro visite Cupone a Spezzano della Sila, confermando la conformità già registrata negli anni precedenti. Per il lago Ampollino il campionamento è stato effettuato antistante l’ingresso del villaggio in località Trepidò a Cotronei, mantenendo i risultati positivi del trend degli ultimi anni. Il lago Ariamacina è stato campionato nel lato nord lungo la strada verso la diga in località contrada Casolesi a Casali del Manco, risultando nei limiti come nel 2023. Infine, nel lago del Passante il prelievo è stato eseguito nel lato ovest dietro il villaggio Lagomar in località Santa Caterina a Sorbo San Basile, confermando i dati positivi dell’anno precedente.

Il monitoraggio scientifico dei parametri microbiologici

 I prelievi di Goletta dei Laghi sono stati effettuati da tecnici, volontarie e volontari di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono stati prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che ha avuto luogo lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici – Enterococchi intestinali ed Escherichia coli – classificando come “inquinati” i campioni che superano i limiti di legge e come “fortemente inquinati” quelli che li superano di oltre il doppio, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale sulle acque di balneazione (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010). I risultati di Goletta dei Laghi non certificano la balneabilità dei punti di campionamento. I punti di prelievo vengono scelti in base al rischio potenziale di inquinamento, sulla base delle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dei cittadini tramite il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi, torrenti, scarichi e piccoli canali rappresentano le principali vie di contaminazione batterica nei laghi, a causa di una depurazione insufficiente o di scarichi abusivi. 

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