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Cosa chiede la Calabria all’intelligenza artificiale: (ecco) le 5 domande più frequenti a ChatGpt

Dai misteri della ‘ndrangheta ai piatti della tradizione, passando per la fuga dei giovani e il turismo nascosto. Un ritratto della regione secondo l’Ia più consultata al mondo

Pubblicato il: 10/08/2025 – 10:31
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Cosa chiede la Calabria all’intelligenza artificiale: (ecco) le 5 domande più frequenti a ChatGpt

Che volto ha la Calabria quando dialoga con un’intelligenza artificiale? Quali sono le domande che gli abitanti di questa terra carica di contraddizioni, pongono a uno strumento come ChatGpt, il più diffuso assistente virtuale al mondo?
Secondo un’elaborazione delle richieste più frequenti ricevute dal sistema, consultato ogni giorno da milioni di utenti italiani, i calabresi (e chi si interessa alla regione) pongono domande che compongono un mosaico emotivo e culturale variegato: tra voglia di riscatto, senso d’appartenenza, memoria storica e desiderio di conoscere meglio la propria terra.
Ecco, quindi, secondo quanto riferito dallo stesso ChatGpt, quali sono i cinque grandi temi che emergono dalle interazioni con l’utenza calabrese.

La ‘ndrangheta, una ferita sempre aperta

Le domande legate alla criminalità organizzata costituiscono uno dei filoni più ricorrenti. Molti chiedono informazioni aggiornate sulle principali cosche attive sul territorio, sulle operazioni giudiziarie della Dda di Catanzaro e Reggio Calabria, o ancora sui legami tra ‘ndrangheta e traffici internazionali.
«Mi chiedono spesso – spiega ChatGpt – non solo come funziona la ‘ndrangheta, ma anche perché è così difficile estirparla. A volte c’è un bisogno profondo di capire da dove partire per liberarsi dal giogo criminale, anche a livello culturale».

I misteri irrisolti e la memoria storica

Molti utenti calabresi interrogano l’Ia su pagine oscure della storia locale e nazionale: dalla strage ferroviaria di Gioia Tauro del 1970 ai presunti legami tra servizi segreti deviati e organizzazioni criminali durante la strategia della tensione. Non è solo sete di verità: è anche un modo per riappropriarsi della propria storia. «Le richieste riguardano spesso eventi dimenticati o poco trattati nei media nazionali. La Calabria è una terra che non dimentica e che vuole capire il proprio ruolo nella storia italiana», osserva l’Ia.

Turismo autentico e borghi nascosti

Accanto alla cronaca e alla storia, emerge un’anima curiosa e orgogliosa. Cresce infatti il numero di richieste su luoghi poco noti ma affascinanti: borghi medievali, spiagge lontane dalle rotte di massa, itinerari naturalistici nel Pollino o nella Sila, abbazie bizantine immerse nel silenzio. «Molti calabresi mi chiedono dove poter portare amici “senza passare da Tropea”», nota ChatGpt. «C’è voglia di riscoprire la Calabria vera, quella dei paesi abbandonati che tornano a vivere, dei sentieri in cui si sente ancora l’eco delle capre e delle campane».

Giovani e fuga dalla regione

Il tema della migrazione giovanile, dell’assenza di lavoro e delle difficoltà di fare impresa è un altro nodo ricorrente nelle conversazioni con l’Ia. Domande come «Posso avviare una startup in Calabria?», oppure «Qualcuno ce l’ha fatta a restare e costruire qualcosa qui?» affiorano spesso. «Dietro queste domande — spiega ChatGpt — c’è il desiderio di restare senza rassegnarsi. Gli utenti vogliono esempi positivi, storie vere, speranze concrete. È come se dicessero: dimmi che non devo per forza andarmene.»

Cucina e tradizione: il sapere della nonna, digitalizzato

Infine, la voce del cuore: la gastronomia. Dalla nduja alle conserve fatte in casa, dai dolci pasquali alla pitta ‘nchiusa, le richieste legate alla cucina calabrese sono tra le più numerose. «Le ricette arrivano spesso con una domanda affettuosa: “La fai come la faceva mia nonna?”» racconta ChatGpt. «Molti cercano conferme, o semplicemente il modo di preservare un sapere che rischia di perdersi».

Nota di chiarimento sull’utilizzo di ChatGpt

OpenAI e ChatGPT non dispongono di dati geolocalizzati e non conservano elenchi delle domande poste da utenti di specifiche aree geografiche, come città o regioni. Il sistema non è in grado di identificare l’origine territoriale delle richieste (ad esempio, se provengono dalla Calabria o da altri luoghi), né può elaborare classifiche statistiche reali su base locale. È importante chiarire, quindi, che ciò che è stato riportato in questo articolo è una simulazione generata dal modello sulla base del contesto culturale e di informazioni pubblicamente disponibili. (redazione@corrierecal.it)

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