Consiglio regionale, staccati tre (consistenti) “assegni” per la burocrazia – LE CIFRE
Determine per la retribuzione di risultato in favore di dirigenti e dipendenti Eq e per il salario accessorio dei dipendenti

REGGIO CALABRIA La politica cambia e costa, la burocrazia non cambia ma costa, forse anche di più. Accade dappertutto, ovviamente, accade anche in Calabria. Il tema del costo della macchina amministrativa di un’istituzione è un tema comune a tutte le latitudini, ma questo non significa che non ci si debba interrogare sulla gravosità del costo stesso. Si prenda a esempio il Consiglio regionale della Calabria. In uno degli ultimi Bollettini ufficiali (il Burc) sono infatti state pubblicate tre determinazioni del Settore Risorse Umane: la prima riguarda la retribuzione di risultato Area della dirigenza anno 2024 e stabilisce la liquidazione di somme pari a complessivamente a 478.747,55 euro, la seconda determina riguarda la liquidazione del salario accessorio 2024 dei dipendenti del Consiglio regionale, per complessivi 965.264,42 euro, infine la terza determinazione riguarda la liquidazione della retribuzione di risultato – per complessivi 103.256,95 – per i dipendenti del Consiglio regionale titolari di incarico di Elevata Qualificazione , sempre con riferimento al 2024. Ovviamente, tutto legittimo, assolutamente: ma è giusto segnalare la cosa. Si ricorda che la retribuzione di risultato è una componente aggiuntiva della retribuzione che viene corrisposta ai lavoratori in base al raggiungimento di obiettivi e risultati specifici, precedentemente concordati e valutati (in pratica è una sorta di premio legato alla performance, sia individuale che aziendale, e non è una parte fissa dello stipendio). Anche il salario accessorio è una componente variabile e aggiuntiva della retribuzione dei dipendenti pubblici, che si aggiunge allo stipendio base e comprende diverse voci, come indennità, lavoro straordinario e fondi per la contrattazione integrativa. Dunque, la politica cambia – nel caso specifico si ricorda che il Consiglio regionale si è “congedato” nei giorni scorsi per ricostituirsi con le prossime elezioni – mentre la burocrazia resta. E costa. (c. a.)
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