A San Nicola da Crissa una notte per Gaza, la poesia e la restanza
Domenica 17 agosto 2025 il primo appuntamento del Festival “Culture e Politiche della Restanza” con libri, parole, musica e resistenza

Una notte d’estate, una piazza accesa, un cerchio di persone unite dalla poesia e dalla necessità di esserci. Domenica 17 agosto 2025, alle 21:30 in Piazza Crissa, a San Nicola da Crissa (nel Vibonese), prende il via la prima edizione del Festival “Culture e Politiche della Restanza”, un progetto ideato e diretto da Vito Teti e promosso dal Comune di San Nicola da Crissa in collaborazione con il centro di ricerca Crissa (Centro Ricerche Iniziative Spopolamento Spostamenti Ambiente).
La serata inaugurale – che non vuole essere un semplice evento estivo, ma un momento di profondo coinvolgimento culturale e civile – ruota attorno al libro “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza”, un’opera collettiva di poeti gazawi che, anche sotto le bombe, trovano nella parola scritta lo spazio per resistere e per continuare a vivere. La poesia, da millenni, è gesto di risveglio e cura. E questa raccolta lo dimostra in tutta la sua urgenza.
Protagonisti della serata saranno gli autori Antonio Bocchinfuso e Leonardo Tosti, introdotti dagli interventi di Vito Teti, Pippo Callipo – presidente dell’associazione Io resto in Calabria – e del sindaco Giuseppe Condello. A condurre e interpretare, con letture e presenza scenica, Angelica Artemisia Pedatella. L’evento è realizzato in collaborazione con Radici Libere, Arci, la Compagnia Teatrale BA17 e la rete di Io Resto in Calabria.

Nel corso della serata sarà possibile acquistare il libro, al costo simbolico di 12 euro, interamente devoluti a Emergency per le sue attività sanitarie a Gaza. Un piccolo gesto che può contribuire concretamente a salvare vite, mentre – come scrive chi promuove l’incontro – «loro ci danno vita, noi restituiamo poco e resistiamo con loro».
La poesia lascerà poi spazio alla musica con il concerto dei Moussa Ndao Ensemble alle 22:30, portando il ritmo delle percussioni africane fino alle rive calabresi, in un abbraccio sonoro tra i popoli del Mediterraneo.
A chiusura, rinfresco con i gelati dell’eccellenza calabrese offerti da Callipo: un gesto di condivisione che suggella una serata dove si resiste anche restando, dove la cultura non è ornamento ma motore di comunità.
«Questo è solo l’inizio – sottolineano gli organizzatori – di un cammino che guarda al futuro, alle radici e alla possibilità di restare nei propri luoghi, creando cultura, memoria, e legami profondi. Non sarà una serata di intrattenimento. Sarà molto di più. Ed è necessario esserci per comprenderlo».
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