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le ricerche senza esito

Il mistero (irrisolto) della scomparsa dell’ex sacerdote a Catanzaro

Che fine ha fatto Massimo Torregrossa? Il 51enne dipendente della Fondazione Betania è svanito nel nulla il 13 agosto 2019

Pubblicato il: 17/08/2025 – 10:31
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Il mistero (irrisolto) della scomparsa dell’ex sacerdote a Catanzaro

CATANZARO Che fine ha fatto Massimo Torregrossa? Il 51enne dipendente della Fondazione Betania di Catanzaro è scomparso nel nulla il 13 agosto 2019. Da sei anni solo segnalazioni e presunti avvistamenti compresa la bufala che lo voleva rifugiato tra le mura della Certosa di Serra San Bruno. Ma nel monastero bruniano Massimo non è mai stato, nessuno lo ha mai visto. Qualcuno ha anche segnalato di averlo visto a Tropea – che pur essendo nella stessa provincia è distante più di un’ora di auto da Serra San Bruno – e qualcun altro ha scattato una foto, nei primi giorni di settembre 2019, in cui si vede un uomo con il cappuccio seduto su un gradino all’ingresso principale della Certosa. Il volto è seminascosto ed è difficile dalla foto rintracciare somiglianze, ma tanto è bastato perché si diffondesse subito l’ipotesi tanto suggestiva quanto provata da nulla. Torregrossa è stato in passato sacerdote, ha poi dismesso l’abito talare e si è sposato, ma a parte questo non c’è nulla che possa indurre a collegare anche solo lontanamente la sua scomparsa alla Certosa. Sul suo caso aveva avviato le indagini la procura di Catanzaro che seguiva la pista che condurrebbe all’istigazione al suicidio. Torregrossa, dunque, non si sarebbe allontanato volontariamente, ma dietro la scomparsa in realtà si celerebbe una macabra verità.

La vita di Massimo

Il 51enne viveva a Catanzaro con la moglie con cui si è sposato abbandonando il sacerdozio. Di lui si sono perse le tracce quando la sera del 13 agosto 2019 è uscito di casa, di sera, senza fare ritorno. La denuncia per la sua scomparsa viene fatta otto giorni più tardi e le ricerche partiranno con un notevole ritardo. La sua auto viene rinvenuta il 21 agosto 2019, nei pressi di via Acri nella città capoluogo, parcheggiata, chiusa e con l’antifurto inserito e uno zainetto all’interno. Da quanto hanno riferito agli inquirenti che da quel giorno si sono messi alla ricerca del 51enne, l’uomo avrebbe portato con sé sia i documenti personali e sia il suo cellulare. «Massimo non si vede, non si può stare tranquilli», aveva confessato in una intervista a “Chi l’ha visto?” il padre dell’uomo scomparso. La mamma, invece, spera ancora di vederlo tornare. (f.b.)

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